Fernanda e Romeo, amore fraterno senza fine: uniti anche nella morte

Martedì 12 Febbraio 2019 di Lucio Piva
Fernanda e Romeo, amore fraterno senza fine: uniti anche nella morte
1
GALZIGNANO Ha commosso tutti la vicenda di Fernanda Carraro, 90 anni, e del fratello Romeo, 88, scomparsi nel giro di poche ore uno dell’altro, dopo essere rimasti legati insieme da un vincolo di affetto e di dedizione che nulla, neppure la morte, ha saputo sciogliere.

 
 

Nella giornata di sabato scorso, Fernanda si spegne nella casa di riposo di Lozzo Atestino dove era ricoverata da alcuni anni. Nessuno dei famigliari vuole portare la brutta notizia a Romeo. I nipoti sanno quanto intensamente i due fossero legati. E temono giustamente che il fratello, anch’egli alle prese con la salute malferma, non possa sopportare il peso di una notizia cosi drammatica. I legami di sangue e di affetto, però, hanno una vitalità imperscrutabile. Quello che si chiama “sesto senso” si impadronisce di Romeo, che da sabato mattina decide di non parlare più e di non toccare cibo. Il giorno dopo, i famigliari temono per le sue condizioni. Decidono di portarlo all’ospedale di Monselice, dove l’anziano non farà in tempo ad arrivare. Decidendo invece di prendere anch’egli la strada dell’Aldilà, per rimanere con la sorella.
LA STORIA La storia di Fernanda e Romeo Carraro, è quella di un vincolo nato durante l’infanzia e diventato una ragione di vita con il passare degli anni. La loro mamma muore quando entrambi erano bimbi. Ma è Fernanda, che allora aveva poco più di 10 anni, a prendersi cura di Romeo. Lo seguirà praticamente in ogni momento della vita, condividendo un cammino fino all’ultimo giorno. Nemmeno le diverse strade della vita adulta li separeranno. Fernanda e Romeo, più conosciuto in paese come “Flaviano”, vanno ad abitare due case a poca distanza una dall’altra. Il fratello non si sposa. Resta a coltivare la terra e trascorre gli anni dedicandosi ad un lavoro duro. L’amore per la terra e per i campi, lo aveva presto appassionato per la caccia. «È stata una delle persone - ha raccontato commosso il sindaco, Riccardo Masin - che mi ha trasmesso la passione venatoria. Nutrivo molto affetto per Romeo, perchè mi ha visto letteralmente crescere».
Fernanda invece trova marito e alleva 5 figli. Ma non si dimentica un solo giorno di andare a trovare il fratello “rimasto solo”, prendendosi cura della sua casa.
I RACCONTI «Ogni mattina - racconta una vicina di casa - andava a messa e poi correva da Romeo per vedere se aveva bisogno di qualcosa. Lo faceva senza mai lamentarsi, con totale dedizione e sacrificio». Oltre alla famiglia e a Romeo, a costituire una ragione di vita per Fernanda era il volontariato che svolgeva in parrocchia e al centro Auser. «Per anni - ricorda il parroco di Galzignano, don Danilo Isati - Fernanda veniva ogni giorno per effettuare le pulizie della chiesa. Era orgogliosa che la “la Casa del Signore” fosse in ordine soprattutto per le celebrazioni solenni. E che questo avvenisse anche grazie al proprio contributo». Vederli entrambi in chiesa, uno vicino all’altra era ormai un’abitudine per i fedeli di Galzignano. «Non credo – racconta un’altra conoscente – che in decine di anni abbiano saltato una sola messa. Vederli assieme era come ricevere in dono un’immagine della bontà. Lui era più taciturno e diffidente. Lei era più estroversa e dinamica. Ma la bontà d’animo che li accomunava era unica». Il percorso di vita che li ha tenuti uniti si fa però più ardo quando Fernanda, fiaccata dagli anni e da qualche problema di salute deve ritirarsi a Lozzo, in casa di riposo. Romeo, sembra subirne il contraccolpo. Anche la sua salute diventa problematica. Gli andirivieni fra casa ed ospedale sono frequenti, anche se può contare sull’aiuto dei nipoti che lo assistono continuamente. La distanza dalla sorella però si fa pesante. «Fernanda – confida una nipote – era molto in pena per Romeo. Si chiedeva spesso che cosa avrebbe fatto il fratello se lei non ci fosse stata più». Ma il destino spesso si impadronisce di storie di amore e di dedizione facendole proprie. E fornisce in questo modo una risposta alla pena di Fernanda. Ponendole nuovamente accanto il fratello, poche ore dopo il suo congedo dalla vita. Perché il loro cammino, condiviso per una vita, potesse continuare ancora. «È una storia commovente – ha commentato il sindaco Masin – che rende una volta tanto protagonista il nostro territorio e le tante storie quotidiane costruite dalla propria gente». E proprio la gente del paese, che “racconta” questa storia con commozione, non mancherà di salutare oggi alle 15.30 nella chiesa parrocchiale, i due anziani, stringendosi attorno ai due feretri. «Non potrebbe essere diversamente - ha commento don Danilo - per due persone che nell’amore si sono cercate per una vita intera». Romeo arriverà in chiesa dall’ospedale di Monselice. Fernanda dalla casa di risposo di Lozzo. Ma poi ripartiranno ancora insieme per il piccolo cimitero all’ombra dei colli. Stavolta per non separarsi più.
Ultimo aggiornamento: 13:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci