​Strada contestata. Nodo di Casarsa, appello per la rotonda

Sabato 9 Febbraio 2019 di Marco Agrusti
Strada contestata. Nodo di Casarsa, appello per la rotonda
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PORDENONE Hanno guardato per alcune ore il semaforo di Casarsa dal bancone del bar Pashà, che si affaccia proprio sulla statale 13. Così anche loro hanno potuto capire cosa significhi affrontare il vero collo di bottiglia della Pontebbana. Sette consiglieri regionali (Moras, Turchet, Centis, Conficoni, Da Giau, Bidoli e Capozzella) di diversa estrazione politica hanno toccato con mano i disagi, ascoltando il rumore dei tir e respirando la buona dose di smog che ogni giorno entra nei polmoni degli abitanti di Casarsa. Si sono ritrovati grazie all'invito del sindaco casarsese Lavinia Clarotto, e se ne sono andati con una promessa solenne: realizzare al più presto una rotonda che dovrebbe cancellare uno sbarramento anacronistico lungo la dorsale più trafficata della regione, cioè il semaforo tra la Pontebbana e la Val d'Arzino. 
IL PROBLEMASe ne parla da anni, se non da decenni. Le bocce però sono ferme. In Regione c'è solo una mozione, presentata in primis dal consigliere Centis, che sarà discussa (e votata) a marzo. Nel frattempo la missiva è salita a 12 proponenti, e il territorio tra Casarsa e Zoppola è sempre più tartassato dal traffico. 
«Lo studio messo a punto a suo tempo dall'ex assessore Santoro - ha detto il sindaco di Casarsa, Lavinia Claorotto - parlava proprio del nostro tappo, che ormai è rimasto praticamente l'unico in provincia. Negli altri casi, infatti, si sta procedendo con la progettazione di rotatorie, mentre da noi è tutto fermo da anni». Tra la Val d'Arzino e la Pontebbana dovrebbe sorgere proprio una rotatoria. «La nostra iniziativa - ha aggiunto Clarotto - non ha assolutamente colore politico. Si vuole solamente porre l'accento su un problema forse superiore rispetto allo stesso ponte sul Meduna. I consiglieri hanno visto con i loro occhi cosa significhi vivere ogni giorno a contatto con la Pontebbana e nello specifico vicino al nostro semaforo. Siamo rimasti fermi un quarto d'ora a guardare il traffico, e tutti si sono resi conto di quello che diciamo ormai da parecchio tempo in merito alla situazione che si vive sulla Pontebbana. 
LA SOLUZIONEIl Comune di Casarsa chiede una rotatoria al posto del semaforo che causa ogni giorno lunghe code e che interessa alla fine dei conti tutta la provincia di Pordenone. «E la sola rotatoria - ha aggiunto Clarotto - non basterebbe nemmeno. La Regione dovrebbe anche provvedere alla realizzazione di un sottopassaggio pedonale per agevolare il transito dei pedoni. Stiamo parlando di un attraversamento pericolosissimo, che non può restare com'è oggi. A maggior ragione - ha detto ancora il sindaco di Casarsa, che ha promosso l'incontro di ieri mattina - se dovesse sorgere una rotatoria, il sottopassaggio dovrebbe nascere per evitare di tagliare fuori tutti i pedoni». 
Sempre a Casarsa è ancora in moto la discussione che riguarda un'altra rotatoria, quella tra la Pontebbana e viale Aldo Moro. Anch'essa la conoscono bene tutti gli automobilisti che percorrono la strada statale: è stata realizzata la scorsa estate ma ha subito presentato problemi di percorribilità. «Non la volevamo - ha terminato il sindaco Lavinia Clarotto - e adesso dobbiamo farci i conti». Si è trattato dell'ennesima opera peggiorativa di un'arteria già resa folle dal traffico senza sosta.

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