Le colpe del fascismo sono chiare, ma nessun atto può giustificare le stragi di innocenti a guerra finita

Sabato 9 Febbraio 2019
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Come ogni anno, in questi giorni, torna la polemica sulle tragiche vicende delle Foibe istriane. Sono convinto che in questa fase politica del nostro Paese vi siano forti spinte a varie forme di revisionismo, spesso direttamente o indirettamente strumentali ai disegni delle forze di destra. Il film Rosso Istria, non a caso appena uscito, dà una visione unilaterale e strumentale degli eventi; con l'obiettivo di far apparire solo i partigiani titini come carnefici sanguinari. Di conseguenza, come comunista non pentito, ritengo doveroso stimolare una breve riflessione su questa controversa pagina di storia, ferma restando la pietas e il rispetto per le vittime, tutte le vittime. Ritengo necessario ricordare ai lettori che furono le truppe nazi-fasciste ad invadere proditoriamente il regno di Jugoslavia, nazione che si era dichiarata neutrale fin dall'inizio della guerra. I popoli di quello che fino ad allora era stato uno stato sovrano e indipendente, si ribellarono e lottarono sotto la giuda del maresciallo Tito contro gli eserciti stranieri che avevano occupato e devastato le proprie terre. Pagarono la riconquista della libertà con tre anni di una guerra di liberazione sanguinosissima, che provocò un milione e mezzo di morti, fra partigiani e popolazione civile. Le Foibe, purtroppo, furono una delle tragiche conseguenze di una catena di odi e di vendette che, sciaguratamente, andò avanti alcuni mesi dopo la fine della guerra. Ciò va condannato, ma non deve servire ad occultare gli errori e gli orrori del fascismo, e i lutti, le devastazioni e le sofferenze, che quel regime ha provocato.
Dario Marini
(P.C.I. Padova)

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Caro lettore,
le colpe e le responsabilità del fascismo e dei fascisti sono chiare e acclarate. Nessun revisionismo potrà negarle. E chi ha combattuto per la Liberazione merita rispetto e gratitudine. Ma non esiste alcun atto di guerra per quanto efferato che possa giustificare i delitti perpetrati a conflitto concluso contro civili e innocenti. Né in Italia né altrove. Questo deve essere un punto fermo. Per tutti. Chi si è macchiato di questi atrocità, chi ha approfittato del clima politico post Liberazione per regolamenti di conti è un delinquente ed un assassino e come tale va considerato e condannato, anche se militava nelle organizzazioni che hanno contribuito a liberare il proprio Paese dal nazi-fascismo. E parlando di foibe forse è anche il caso di ricordare che i partigiani titini non hanno contribuito a restituire al proprio Paese nessuna libertà. Hanno contribuito invece a instaurare, in quella che oggi è la ex Jugoslavia, una dittatura che per violenza e negazione di ogni libertà aveva poco da invidiare a quella fascista. Ciascuno ha tutto il diritto di rimanere fedele ai propri ideali, ma la storia non si può dimenticare né cancellare. Il nazi-fascismo e stato una delle grandi tragedie del 900. Ma non è stata l'unica.
Ultimo aggiornamento: 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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