Lyoness Italia, scattano le diffide legali dei risparmiatori: «Promozione ingannevole»

Venerdì 8 Febbraio 2019
Lyoness Italia, scattano le diffide legali dei risparmiatori: «Promozione ingannevole»
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Dopo la maxi-sanzione dell’Antitrust, ora scattano le diffide legali nei confronti della veronese Lyoness Italia. Ad inviarne una collettiva, per conto di clienti residenti soprattutto nel Padovano ma anche fuori dal Veneto, è stato lo studio 3A. L’agenzia specializzata nel risarcimento danni ha chiesto alla società di San Martino Buon Albergo di restituire «le somme acquisite indebitamente, come comprovato dall’istruttoria dell’Agcm» e ha annunciato l’intenzione di «promuovere azioni in tutte le sedi possibili pur di far valere i diritti dei consumatori». Il riferimento è al meccanismo basato su una formula di acquisto di beni con “cashback”, cioè con la restituzione di una percentuale del denaro speso negli esercenti convenzionati.

Un’attività definita dal Garante del mercato «vendita piramidale e promozione ingannevole», al punto da essere multata per 3,2 milioni di euro. Secondo l’Authority, decine di migliaia di consumatori hanno versato 2.400 euro «per entrare, partecipare e rimanere nel sistema e solo pochissimi soggetti sono effettivamente riusciti a conseguire posizioni rilevanti».

Le persone rivoltesi allo  studio veneziano avevano aderito al “Loyalty-Program Lyoness”, che consente di acquistare beni e servizi presso le imprese convenzionate, usufruendo di sconti e promozioni dietro il cui richiamo Lyoness è riuscita a reclutare un milione e 368mila consumatori. Ma la società ha chiesto loro di pagare una commissione d’ingresso di 2.400 euro per iniziare la “carriera” come Lyconet Premium Marketer, come ha fatto con gli altri 67mila che hanno scelto di diventare “venditori”. Per progredire nella carriera hanno dovuto reclutare tanti altri consumatori in grado di generare elevati livelli di shopping points ed effettuare ulteriori versamenti per garantire un certo livello di entrate: hanno acquistato quote “cloud”, del valore di 1.500 euro ciascuna, che avrebbero permesso di guadagnare sulla base degli acquisti dei consumatori di un’altra Nazione.

Ma, come ha chiarito l’Autorità Garante, “la possibilità di ottenere uno sconto differito sugli acquisti sotto forma di cashback costituisce in realtà un aspetto secondario del volume economico generato dal sistema (un sesto dei ricavi complessivi). Il conseguimento di elevati livelli di Shopping è possibile solo con versamenti di somme di denaro da parte dei consumatori aderenti o dei soggetti da questi reclutati. Decine di migliaia di consumatori hanno versato ingenti somme di denaro per entrare, partecipare e rimanere nel sistema e solo pochissimi sono riusciti a conseguire posizioni rilevanti all’interno della piramide. Chi pensava di guadagnare somme consistenti è rimasto deluso poiché quanto veniva restituito a chi segnalava altri consumatori era solo lo 0,5% della spesa fatta”.

L’Autorità ha accertato pure le modalità ingannevoli con cui sono prospettate caratteristiche, termini e condizioni del sistema di promozione Lyoness.

Ultimo aggiornamento: 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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