Treni regionali Friuli, la società Arriva: «Pronti a concorrere con Trenitalia»

Venerdì 8 Febbraio 2019 di Camilla De Mori
Treni regionali Friuli, la società Arriva: «Pronti a concorrere con Trenitalia»
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UDINE -  In ballo, c'è il nuovo contratto di servizio per i treni regionali, una partita che vale 43 milioni di euro all'anno. E, anche se per ora c'è una sola proposta formalizzata, come ha fatto sapere l'assessore regionale, sembra profilarsi comunque una sfida a due, per la gestione dei convogli friulani, ora affidata a Trenitalia fino alla scadenza del 31 dicembre 2019. Dopo le parole dell'assessore regionale Graziano Pizzimenti, che, interpellato dal Gazzettino a margine del tavolo con i pendolari, aveva detto che sinora si era materializzata «una sola offerta», quella di Trenitalia, mentre la proposta di Arriva Italia «non si è concretizzata in un'offerta», giunge, sollecitata dal cronista, una presa di posizione della stessa holding attiva nel settore dei trasporti. Che conferma il suo interesse e passa la palla alla Regione.

«Confermiamo il nostro interesse per la gestione del sistema ferroviario del Fvg - dice l'amministratore delegato di Arriva Italia Angelo Costa -, anche alla luce del fatto che siamo già operatori nel trasporto su gomma, e questo garantirebbe un sistema efficiente basato sulla intermodalità. Al momento non c'è stata una proposta solo perché non vi è una procedura specifica in atto che ce lo consenta, che sia una gara o un dialogo competitivo, quindi stiamo semplicemente aspettando il prossimo passo della Regione. Se non dovesse esserci l'apertura di una procedura come richiesto dalla normativa, riterremmo illegittimo l'affidamento del servizio a Trenitalia», conclude l'Ad.

 
A stretto giro arriva la replica di Pizzimenti che, interpellato dal cronista, dice che «l'amministrazione è disponibile a qualsiasi dialogo che si proponga. Dopodiché si valuterà». L'intenzione, già annunciata, è quella di procedere ad un affidamento diretto con valutazione competitiva, nel caso di più offerte, e non ad una gara.
I PENDOLARI
Per parte loro, i comitati dei viaggiatori, anche all'incontro di mercoledì, che ha riattivato il tavolo di confronto dopo due anni e cinque mesi di stop, hanno sollecitato a fare presto il nuovo contratto, per interrompere la sequela di «proroghe tecniche» e la situazione di «precarietà contrattuale che non permette la possibilità di pianificare in maniera strutturata». A Pizzimenti hanno proposto un corposo dossier (vedi altro articolo). Fra le linee guida del contratto, i pendolari chiedono di inserire investimenti sui treni, soprattutto per la Venezia-Udine-Trieste, visto che «i treni Etr 563 e 564 non dispongono di un numero di posti sufficiente», un aumento delle percorrenze e una riduzione dei tempi (ritenuti «anacronistici» perché nonostante i nuovi convogli «si continua a viaggiare con tracce orarie di 20-30 anni fa»), ma anche una rivisitazione dell'orario cadenzato (con un tavolo tecnico ad hoc e sperimentazioni da avviare da giugno o settembre sulle linee più attrezzate) e la previsione di parametri «non solo legati alla puntualità ed affidabilità, ma soprattutto all'informazione offerta», sui treni e anche in stazione. I viaggiatori chiedono inoltre l'eliminazione del supplemento bici di 3,50 euro, o, quantomeno, la sostituzione con un importo simbolico (per esempio un euro) e la riattivazione della stazione di Fogliano Redipuglia soppressa nel 2003, almeno durante le giornate festive, in chiave soprattutto turistica. Sul fronte linee guida, infine, i comitati propongono che la Regione e Trenitalia «siglino un accordo con la società che ha in gestione il parcheggio dell'aeroporto, per offrire ai pendolari un miglior servizio rispetto a quello attuale, prevedendo un prezzo più equo». Secondo loro, infatti, ridurre il prezzo attuale del park («29 euro al mese e 200 euro l'anno» per gli abbonati di Trenitalia) «permetterebbe di rendere più fruibile la stazione di Trieste Airport, che al momento risulta poco frequentata».
Camilla De Mori
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Ultimo aggiornamento: 15:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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