Brucia la ex a Vercelli, l'uomo confessa: «Ho agito in preda a un raptus». Lei è gravissima

Martedì 5 Febbraio 2019
Brucia l'auto della ex, l'uomo confessa: «Ho agito in preda a un raptus»
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«Ho agito in preda a un raptus» così si sarebbe difeso il cinquantenne che ieri ha dato fuoco alla sua ex, riducendola in fin di vita. È durato diverse ore l'interrogatorio di Mario D'Uonno, il 50enne di Vercelli che ieri mattina ha speronato e dato alle fiamme l'automobile su cui si trovava l'ex compagna 40enne. Durante l'interrogatorio, avvenuto di fronte al suo difensore, avvocato Enrico Faragona, D'Uonno ha ammesso di essere stato colpito da raptus. Attualmente l'ex guardia giurata, che si è costituita in questura a Novara, si trova in cella.



Lei gravissima. Restano gravi le condizioni della 40enne di Vercelli data alle fiamme, nella sua auto, da Mario D'Uonno, l'ex amante arrestato dopo essersi costituito.

Ricoverata al centro grandi ustionati dell'ospedale Cto di Torino, è intubata: ha riportato ustioni sul 45% del corpo, il 10% delle quali di terzo grado. La prognosi dei sanitari permane riservata. L'agguato ieri mattina, nel parcheggio dell'Oviesse, dove la donna lavora. L'uomo, ex guardia giurata senza fissa dimora, l'ha speronata con l'auto, l'ha picchiata, poi ha cosparso di liquido infiammabile il mezzo e ha appiccato il fuoco.

Intanto decine di persone hanno partecipato ieri sera alla fiaccolata in segno di solidarietà nei confronti di Simona Rocca, la donna è ricoverata in gravi condizioni al Cto di Torino; il corteo, organizzato da alcuni membri del gruppo Facebook «Sei di Vercelli se» ha percorso la via principale di Vercelli per concludersi in piazza Cavour. Presenti trae autorità la sindaca Maura Forte, il presidente della provincia Carlo Riva Vercellotti, l'arcivescovo monsignor Marco Arnolfo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti Mario D'Uonno, avrebbe dato fuoco alla sua ex all'interno della sua auto, dopo averla insultata, picchiata e speronata, lasciandola in gravissime condizioni. I due si erano lasciati da un paio d'anni, ma i litigi erano continuati. L'agguato è avvenuto nel parcheggio del Carrefour e dell'Oviesse di Vercelli, dove lavora la vittima, due figli di 10 e 15 anni e un marito con cui stava cercando di ricostruirsi una vita normale. «Ti ammazzo», «ti uccido», le parole pronunciate dall'uomo che, dopo averla speronata con l'auto, si è accanito nei confronti della ex con una violenza inaudita. L'ha malmenata con brutalità, poi ha dato fuoco all'auto dopo averla cosparsa di liquido infiammabile. La donna ha riportato ustioni sul 45% del corpo, il 10% delle quali di terzo grado. Dopo le prime cure all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli, è stata trasferita al centro grandi ustionati del Cto di Torino. La prognosi è riservata. Mario D'Uonno, durante l'interrogatorio, avvenuto di fronte al suo difensore, avvocato Enrico Faragona, ha ammesso di essere stato colpito da raptus. Tra poche settimane, avrebbe dovuto presentarsi davanti ai giudici per la denuncia di stalking presentata dalla donna nei suoi confronti. I carabinieri non hanno fatto in tempo a notificargli il divieto di avvicinamento emesso dal gip del tribunale di Vercelli soltanto sabato scorso.

Ultimo aggiornamento: 12:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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