Esemplare di lupo grigio immortalato sulla strada in pieno giorno nel Bellunese /Guarda

Lunedì 4 Febbraio 2019 di Yvonne Toscani
Lupo nel Bellunese. La foto di Marco Cesco Fabbro
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SAN PIETRO - Immortalato in pieno giorno, lungo la strada del Cianà, che da ponte Cordevole, a Presenaio, sale in Val Visdende.

Protagonista delle due straordinarie fotografie che tra sabato e ieri hanno fatto il giro di decine di cellulari, è un bellissimo esemplare di lupo grigio, con un'età tra 4-5 anni. Sembrano non esserci dubbi su quell'animale che campeggia al centro delle immagini, in mezzo alla neve, per nulla impaurito, tra alberi e rami. Autore degli scatti è Marco Cesco Fabbro, esperto, per professione e per passione, del territorio comeliano, in particolare della Val Visdende. 



«Le ho scattate venerdì pomeriggio conferma il consigliere comunale di San Pietro, con delega all'agricoltura, ambiente e territorio . Sicuramente questo, sul Canale di Visdende, era solo. La polizia provinciale è stata subito avvisata e ci dirà se veramente si tratta di un lupo». Anche se la stazza e le caratteristiche  fisiche sembrano non lasciare molti dubbi. Dal mantello invernale lungo, denso e morbido, di colore appunto grigio variegato, si contraddistingue dagli altri membri del genere per il muso e le orecchie meno appuntite. Così dopo le voci e le testimonianze degli ultimi anni, alcune anche di un decennio, che vogliono il territorio comeliano nuovamente abitato dai lupi, ora arriva la conferma fotografica. In molti, però, aspettano la sentenza della polizia provinciale. 
E resta in attesa di notizie certe, prima di rilasciare qualsiasi commento, anche il presidente della riserva di caccia di San Pietro, Emiliano Comis: «Attendo di essere informato dal personale di vigilanza in merito a quanto sta accadendo».

Secondo alcune testimonianze pare che l'esemplare fotografato sia in giro da un anno, se non addirittura da un paio, e non sarebbe l'unico. Esisterebbe persino un branco, composto da quattro a sei animali. Come documentato da una fotografia, l'ultimo lupo ufficialmente abbattuto in Comelico, reo come gli altri di attaccare il bestiame, risale al luglio del 1931. Ma la sua presenza passata è rimasta nei toponimi ladini, come, per esempio, nel significativo Landro dal loo (cioè Grotta del lupo), sul monte Curiè, nel territorio comunale di San Pietro. E proprio poco lontano da qui, un cittadino, una mattina, ha trovato i resti di un capriolo che, assenti la sera precedente, non lasciano alcun dubbio sulla loro origine: non esistono altri animali che predano in quel modo. Un altro cittadino, esattamente un anno fa, ha avvistato delle orme alla quota di 1.750 metri, dopo Costa d'Antola, verso la malga Chiastellin, in Val Visdende. Un luogo di passaggio di selvaggina, come lo è quello lungo il Cianà. Dato per scontato che i lupi sono animali che si spostano velocemente, in grado di coprire molti chilometri in breve tempo, una domanda però si rincorre: quanti sono? 

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 13:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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