Sfregio alla Shoah: «L'unica memoria che ci interessa è quella del cellulare»

Martedì 29 Gennaio 2019 di Nicola Munaro
Sfregio alla Shoah: «L'unica memoria che ci interessa è quella del cellulare»
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E' rimasta 5 minuti, un'inezia, ma abbastanza per scatenare una levata di scudi contro quello che è stato, a tutti gli effetti, uno sfregio alla storia: tra le 21.36 e le 21.41 di domenica, Giorno della Memoria della Shoah,  sulla pagina Facebook spotted Ca' Foscari-Iuav compariva un post fatto di una sola frase: «L'unica memoria che ci interessa è quella dei cellulari», recitava lo scritto anonimo pubblicato dall'amministrazione della pagina. Chiaro il riferimento di scherno alle celebrazioni della Giornata della Memoria dell'altro ieri, in cui l'umanità ricordava (per non dimenticare) le aberrazioni del nazi-fascismo. Parole, quelle postate per pochissimo tempo dall'amministrazione della pagina, smascherate dal sindacato Studenti Per Udu Venezia che è riuscito a fotografare la schermata Facebook e ne ha denunciato il contenuto in odore di «negazionismo». Prima della sua rimozione, ma comunque non prima che ci fossero già due commenti. «Alle 21.41 il post viene eliminato - spiegano da Udu Venezia - forse perché considerato troppo esplicito anche dagli amministratori della pagina. Purtroppo non siamo stati in grado di leggere cosa ci fosse scritto nelle due risposte». Possibile, però, che nei prossimi giorni la foto della frase venga spedita in Procura per verificare eventuali risvolti penali della vicenda.

Non è la prima volta che la pagina Spotted Ca' Foscari-Iuav (seguita da circa 20mila universitari e nata con l'idea di condividere i messaggi mandati dagli studenti in forma anonima, per esprimere i propri pensieri o ritrovare persone incontrate ma di cui non conoscono il nome) si rende protagonista di frasi o sondaggi quantomeno particolari. Dalla «zingara fuori dalla Baum» spottata - ovvero segnalata - con «il suo fastidiosissimo verso per attirare l'attenzione dei passanti», al sondaggio su «qual'è (così, con l'apostrofo, ndr) l'accento più brutto del Sud Italia? Dopo il napoletano ovviamente»; passando per l'approvazione della tassa di sbarco a Venezia da parte del Parlamento - dove l'unica cosa importante è che «ci siano meno immigrati» - per finire citando «l'inutilità della Cirinnà» sulle unioni civili.
«Gli studenti rispondono con indignazione perché sono stanchi di vedere anche all'interno dell'università simili incitazioni all'odio, che purtroppo però trovano comunque una loro accoglienza - afferma Matteo Baroglio coordinatore di Udu Studenti Per Venezia - Da un po' di mesi a questa parte la pagina si è snaturata, vengono pubblicate una serie di considerazioni personali e di parte, abbastanza in linea con la retorica leghista del momento. E anche nelle risposte, l'amministrazione si intromette attaccando chi non la pensa in maniera simile».
LA RISPOSTA DI CA' FOSCARI
Nel pomeriggio di ieri è arrivata anche la presa di posizione dell'Università di Venezia, attraverso un duro commento del rettore di Ca' Foscari, Michele Bugliesi. «L'Ateneo stigmatizza perentoriamente affermazioni come quella apparsa nella pagina Facebook Spotted, totalmente fuori luogo e offensive rispetto a fatti gravissimi di cui è importante conservare la memoria perché non abbiano più a ripetersi né oggi né mai - puntualizza il rettore - La consapevolezza e la memoria del passato sono elementi imprescindibili per non commettere più quegli errori».
Nicola Munaro
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Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 00:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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