Filma i due ladri dentro casa sua, ma non basta: assolti con formula piena

Martedì 29 Gennaio 2019
Filma i due ladri dentro casa sua, ma non basta: assolti con formula piena
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ROVIGO -  Aveva perfino installato una videocamera a circuito chiuso come difesa contro i furti, ma non solo il furto l'ha subito ugualmente, ma i 2 ladri ripresi dall'occhio elettronico che erano state riconosciute dagli inquirenti, sono stati ieri assolti con formula piena: per non aver commesso il fatto. Mancava infatti la certezza che fossero davvero stati loro due, un 22enne moldavo, Valentin Costea, e un 23enne marocchino, Imad Hidara. 

Il furto risale a oltre quattro anni fa, il 9 gennaio del 2015. Tre persone sono riuscite a entrare nella casa di via San Michele del Carso, a Sarzano, forzando nella parte bassa la finestra della camera da letto al pian terreno, dopo aver incrinato ma non rotto il vetro antisfondamento della porta d'ingresso.
Poi, rompendo fra le altre cose un'alzatina di vetro, un bicchiere antico e rovinando due vasi di vetro soffiato artistico, hanno arraffato quanto sono riusciti a trovare. E, in particolare, come denunciato in seguito dal padrone di casa, una coppia di orecchini in oro giallo con perle e brillanti per un valore di circa 2 mila euro e un anello a base larga, sempre in oro, da circa 500 euro. Nel corso delle indagini erano state acquisiti i filmati della videocamera di sorveglianza e i due giovani erano stati individuati come i possibili autori del furto, mentre il terzo topo d'appartamento non era stato identificato. Il moldavo e il marocchino si erano poi ritrovati a processo per le ipotesi di reato di furto in concorso, pluriaggravato dalla violenza sulle cose e dall'essere stato commesso da tre persone, sulla base di un decreto di citazione diretta a giudizio emesso dal sostituto procuratore Fabrizio Suriano. Sono passati gli anni e il processo alla fine ieri è arrivato alla sentenza di primo grado, per certi versi inattesa. Le difese, affidate all'avvocato Pierluigi Rando per Costea e a Lorenzo Rosini per Hidara, sono riuscite a minare il pilastro su cui poggiava l'accusa. Ovvero che le due persone riprese nei filmati fossero davvero il 22enne moldavo ed il 23enne marocchino. Perché quella era l'unica prova contro di loro.
La stessa valutazione scientifica dei filmati, come ha rimarcato l'avvocato Rando, parlava di mera compatibilità. Troppo poco per ritenerli colpevoli al di là di ogni ragionevole dubbio. Il giudice Raffaele Belvederi ha così pronunciato una sentenza di assoluzione per entrambi gli imputati.
F.Cam.
Ultimo aggiornamento: 18:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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