Maxitruffa di Gaiatto, mille vittime
Il processo si farà nell'auditorium

Domenica 27 Gennaio 2019 di Cristina Antonutti
L'auditorium dell'Aldo Moro dove si terrà il processo per la maxi truffa di Gaiatto
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PORDENONE -  Se colossale è stata la truffa, come ipotizza la Procura di Pordenone, altrettanto imponente sarà il processo. Fabio Gaiatto e i sedici collaboratori della Venice Investment Group affronteranno l’udienza preliminare sabato 16 febbraio in un’insolita aula di giustizia: il centro culturale “Aldo Moro” di Cordenons. Sala consiliare (capienza 300 posti) e adiacente auditorium (400) saranno collegati in videoconferenza, in modo che tutti risparmiatori che si costituiranno parte civile (circan un migliaio) possano partecipare alle fasi processuali.  Il decreto di fissazione dell’udienza è stato firmato ieri mattina dal gup Eugenio Pergola. Nello stesso momento, all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Trieste, il presidente della Corte d’appello, Oliviero Drigani, ha ringraziato pubblicamente il sindaco Andrea Delle Vedove per aver messo a disposizione la struttura. Da parte del Comune manca soltanto il passaggio in giunta, ma nella riunione tecnica dell’altro ieri forze dell’ordine, polizia penitenziaria, tecnici comunali e il procuratore Raffaele Tito hanno dato il via libera definitivo a questo “palagiustizia” temporaneo.
Il Comune lo mette a disposizione gratuitamente nelle giornate di sabato. Tutte le spese saranno invece a carico del Tribunale. Il presidente Lanfranco Tenaglia è molto grato all’amministrazione comunale. Non è stato facile trovare una struttura adeguata. In questo periodo teatri, auditorium e palasport hanno in calendario eventi programmati già da tempo. Era stato trovato anche un capannone all’interporto, ma i costi di affitto per le casse della giustizia erano esorbitanti. «Ci siamo organizzati - spiega Tenaglia - in modo da dare a tutti la possibilità di partecipare alle udienze (1.174 parti offese, ndr). Era doveroso, anche perchè vi è il rischio di nullità dell’udienza se qualcuno non riuscisse a entrare in aula per mancanza di spazi adeguati. Stiamo predisponendo tutto nei dettagli: la struttura verrà trasformata in un Tribunale». 
Sul sito internet del Tribunale ci sarà un link dove legali (circa 60) e parti civili troveranno in tempo reale le informazioni necessarie. «Lo sforzo logistico e organizzativo è significativo», spiega il presidente. Personale esterno verrà incaricato di trasportare i fascicoli d’inchiesta a Cordenons. Una ventina tra cancellieri e assistenti giudiziari si occuperanno dell’accoglienza e della verbalizzazione. La prima fase - praticamente l’appello - partirà alle 8.30 e prevede l’identificazione (con tanto di verbalizzazione) di tutte le parti offese, a cui verrà rilasciato un cartellino di identificazione. L’udienza preliminare, infatti, non è pubblica, l’accesso è consentito soltanto alle parti coinvolte nel processo. L’appello si stima possa durare circa due ore. È per questo che l’udienza comincerà alle 10.30.
Se i 300 posti della sala consiliare si esauriranno, le parti offese potranno assistere all’udienza nell’attiguo auditorium. «Non sarà un collegamento in streaming - precisa Tenaglia - Useremo un circuito chiuso per evitare il rischio di hackeraggio».
Cristina Antonutti
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