Tutti al lavoro dopo il rogo per ricominciare, 8 persone evacuate e ristorante cancellato

Lunedì 21 Gennaio 2019 di di Giuditta Bolzonello
Tutti al lavoro dopo il rogo per ricominciare, 8 persone evacuate e ristorante cancellato

SAN VITO DI CADORE - La mattina dopo il rogo che si è scatenato nel ristorante “il Vizietto, l’acre odore di bruciato è ancora forte in via Nazionale, a San Vito di Cadore. Quello che è capitato al condominio “La Vizza” è ben visibile.
 


La zona di quello che era il ristorante è delimitata dal nastro bianco-rosso, posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per ulteriori indagini. Sull’altro versante, quello che guarda verso il paese dove c’è il centro estetico, già si è cominciato a lavorare di lena per pulire, mettere in ordine con l’obiettivo di ripartire al più presto.  Ieri mattina, oltre a chi cercava di pulire per poter ripartire al più presto, c’erano ancora i vigili del fuoco, intervenuti per recuperare alcuni effetti personali degli evacuati e gli agenti del Commissariato, con il dirigente Luigi Petrillo.
 
 

Nessuno è entrato nel locale: solo oggi verranno effettuati i rilievi e i campionamenti di quanto è rimasto. Ieri è stato un sopralluogo esterno per documentare il locale sotto sequestro.

 
LA SPERANZA
L’interno dell’estetica “Non ti scordar di te” fortunatamente non ha subito danni. Una volta delimitato l’ingresso principale, quello che dà sulla statale di Alemagna e che ieri mattina è stato lavato e ramazzato per togliere la fuliggine, si potrà pensare di riaprire l’attività, utilizzando una entrata al piano sotto strada fino a sabato considerata secondaria. Sarà l’ufficio tecnico del comune, sentiti i Vigili del fuoco, a sciogliere le eventuali riserve. A dirlo il vice sindaco Andrea Fiori, che dal primo allarme ha seguito l’evoluzione di quello che poteva trasformarsi in tragedia. 
MIRACOLATA
Solo Federica Ghedina, la 67enne che è stata salvata con l’autoscala dai vigili del fuoco, è stata trattenuta per accertamenti in ospedale, al San Martino di Belluno. Sono toccati a lei i momenti più drammatici: sul poggiolo della mansarda a chiedere aiuto mentre le fiamme e il fumo stavano avvolgendo il condominio. 
GLI EVACUATI
Otto le persone che sono state accolte dall’albergo “Oasi” per la prima notte fuori casa. Il Comune si è attivato per trovare la miglior soluzione possibile in attesa di capire la portata del danno strutturale. Sono i residenti, ma anche quattro PERSONE che fanno riferimento al ristorante (un dipendente e la sua famiglia). Per il vice sindaco Fiori: «Dopo aver scongiurato il peggio la priorità ora sta nel garantire la casa a chi l’ha perduta e il lavoro di chi ha investito in quell’edificio».
LA SOLIDARIETÀ 
Ci sono ancora molti sanvitesi che passano per vedere cosa è accaduto, tanti sono tornati pronti a dare una mano. Chi abita vicino ed è stato testimone pensa già a potenziare la dotazione di prese d’acqua e racconta: «È stato terribile vedere con quanta velocità le fiamme hanno avvolto la casa, ma ancora peggio è stato sentire Federica dal poggiolo chiedere aiuto». A rendere perfettamente l’idea di un incendio tanto violento le tante foto, i video postati in rete nell’immediatezza dell’accaduto, e tante sono le attestazioni di gratitudine riservate ai soccorsi. 
IL VICESINDACO
«Nella sfortuna - conclude il vice sindaco Andrea Fiori - siamo stati fortunati che in rientro dalle gare di Coppa del mondo di Cortina c’erano tanti rappresentanti delle forze dell’ordine che ringrazio assieme ai vigili del fuoco, al personale Anas e ai volontari della Protezione civile, ai due agenti di Polizia locale di Pieve che per primi si sono attivati.
Sono stati preziosi per gestire nell’emergenza il traffico e per fortuna che la viabilità interna ha permesso di smaltire quello leggero. Quanto successo è la prova che la variante alla statale di Alemagna, per il superamento del centro, a San Vito serve assolutamente».

Ultimo aggiornamento: 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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