Il fratello di Isabella: «Rinuncio al risarcimento ma dimmi dov'è il corpo»

Domenica 20 Gennaio 2019 di Cesare Arcolini
Il fratello di Isabella: «Rinuncio al risarcimento ma dimmi dov'è il corpo»
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ALBIGNASEGO - A tre anni dall'omicidio di Isabella Noventa, il fratello Paolo è uscito allo scoperto con un ultimo disperato tentativo di riavere le spoglie dell'adorata sorella. Il suo messaggio è diretto a Freddy Sorgato, il ballerino di Noventa, in carcere dove sta scontando una condanna a trent'anni. «Caro Freddy - ha detto - sono pronto a rinunciare alla mia quota risarcitoria in cambio della verità e del corpo di Isabella. É giusto che la mia famiglia possa piangere e pregare in un cimitero davanti alla tomba di mia sorella. Non vogliamo le solite menzogne che hai venduto in tutto questo tempo, ma finalmente la verità». Paolo Noventa non si fa comunque grandi illusioni: «Se in tre anni ha raccontato solo bugie, è difficile che le mie parole possano smuovere la sua coscienza, tuttavia questa mia nuova offerta mi auguro che almeno lo faccia riflettere».
 
VITA SCONVOLTADalla morte di Isabella la vita di Paolo è totalmente cambiata: «É naturale che bisogna andare avanti e ricavarsi le energie necessarie ad avere un po' di serenità, tuttavia quanto è capitato quella notte di tre anni fa ha sconvolto tutti i miei cari. Non riusciamo a darci pace. Appurato che abbiamo perso fisicamente mia sorella, pretendiamo un po' di pietà. Quella pietà che fino ad oggi non ha smosso le coscienze dei tre imputati». Il fratello di Isabella osserva: «Da questa triste storia usciamo tutti sconfitti: noi perché abbiamo perso una persona cara che illuminava le nostre giornate. I tre individui autori dell'omicidio perché stanno trascorrendo la loro vita in carcere e il loro futuro appare tutt'altro che roseo». Oltre a Freddy Sorgato, in carcere con la medesima condanna ci sono anche la sorella Debora e la tabaccaia Manuela Cacco. Quando parla di sua sorella, la voce di Paolo Noventa tradisce ancora un tremolio nonostante siano trascorsi tre anni dalla scomparsa. «Fin dal primo giorno, da quella maledetta mattina del 16 gennaio del 2015 quando sono andato a casa di Freddy, ho sempre saputo che era stato lui ad ucciderla e ad occultarne il cadavere. Mi mancavano solo le prove. Un mese dopo l'operato della Squadra mobile mi ha dato ragione con gli arresti. Provo tanto dolore, al pari di mia mamma che vorrebbe riabbracciare il corpo di Isabella prima di morire, ma anche tutti gli altri miei familiari sono sconvolti da questa assurda storia di bugie e malvagità». La giustizia ha disposto un risarcimento a favore dei familiari di Isabella Noventa pari ad un milione di euro. Di questi 500 mila euro spettano alla mamma Ofelia. Centomila euro all'ex marito di Isabella, Piero Gasperini. Ulteriori 100 mila euro alla moglie e ai figli di Paolo Noventa e appunto 300 mila a Paolo.
Resta ora da capire se Freddy Sorgato raccoglierà l'appello di Noventa indicando finalmente il luogo in cui ha abbandonato il corpo della povera segretaria di Albignasego.

Il fratello di Isabella coltiva una flebile speranza di chiudere definitivamente il cerchio sulla vicenda ritrovando le spoglie della sorella. Il 19 febbraio ricorre, infine, l'anniversario della morte del sommozzatore della Polizia di Stato Rosario Sanarico che tre anni fa si era tuffato nelle gelide acque del Brenta alla ricerca di Isabella ed era annegato nonostante i disperati tentativi di salvataggio operati dai suoi colleghi.

Ultimo aggiornamento: 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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