Un altro giovane stroncato da una meningite da meningococco Y: Il ventenne era ricoverato da ieri nel reparto di Rianimazione del Santissima Annunziata di Sassari, dove era arrivato in codice rosso a bordo di un'ambulanza del 118, con un quadro altamente compromesso, hanno fatto sapere i medici del reparto.
Le sue condizioni non sono migliorate e questo pomeriggio è iniziato l'accertamento di morte, che si è concluso nella tarda serata. La diagnosi di meningite infettiva da meningococco è arrivata subito, fanno sapere dalla AOU di Sassari. A fornirla è stata la struttura complessa di Microbiologia e Virologia, diagnosi confermata dalla struttura complessa di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, che ha identificato il sierogruppo Y.
È stata quindi avviata la profilassi antibiotica sugli operatori entrati a contatto con il paziente ed è stata fatta denuncia alle autorità competenti per l'avvio delle azioni di profilassi sui contatti. «In questi casi è importante fare subito la diagnosi con l'identificazione del sierogruppo e avviare la sorveglianza - spiega il professor Andrea Piana della struttura di Igiene ospedaliera dell'AOU sassarese -. Questo consente sia di confermare il sospetto clinico che si tratti di meningococco quindi effettuare la profilassi antibiotica dei contatti, sia di sapere quale sierogruppo è stato responsabile dell'infezione».
«L'informazione è stata inoltre trasmessa al Tavolo regionale per il controllo di questa infezione - afferma il professore Paolo Castiglia, responsabile della struttura di Igiene - attivato presso l'assessorato della Sanità e che si interfaccia con l'Istituto superiore di sanità e il Ministero per sorvegliare se alcuni genotipi stiano aumentando o riducendo la loro frequenza.
Meningite, ventenne muore all'ospedale di Sassari
Mercoledì 16 Gennaio 2019In questo caso, si tratta del sierogruppo Y, più raro rispetto agli altri, che negli ultimi due anni è stato responsabile di altri due casi». A causare questo tipo di malattia è un batterio, la «Neisseria meningitidis» che colpisce in particolare i neonati, gli adolescenti e i giovani adulti e il contagio avviene per via aerea, attraverso goccioline di saliva infette. Le stagioni più a rischio sono quelle invernali e primaverili.