La baby gang che terrorizza il centro storico: sono sette, tutti minorenni e veneziani

Mercoledì 16 Gennaio 2019 di Nicola Munaro
La baby gang che terrorizza il centro storico: sono sette, tutti minorenni e veneziani
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VENEZIA - Sono in sette, tutti veneziani (uno solo di origine straniera). Sono minorenni e la polizia conosce i loro nomi. Sembrano a una svolta le indagini sulla baby gang che sul finire della scorsa settimana ha imperversato in città seminando il panico nelle calli, ferendo tre persone e minacciando e pedinando un trentenne che aveva provato a farli desistere. A mettere gli agenti del commissariato di polizia San Marco sulla strada giusta sono state le descrizioni fatte dalle vittime delle aggressioni. Tutti hanno parlato di un gruppetto di sette adolescenti, tra cui anche un dodicenne. Nei racconti delle vittime risultavano identici non solo i volti dei ragazzi, ma anche alcuni capi d'abbigliamento. Su tutti un giubbotto da neve bianco-mimetico indossato da uno dei componenti della banda di bulli. Lo stesso ragazzo che aveva le mani coperte dalle fasce usate dai pugili sotto i guantoni. Troppo uguali le  descrizioni date da chi li ha affrontati sia nella notte tra venerdì e sabato, sia domenica, verso le 22, per far sì che si trattasse di somiglianze dettate soltanto dal caso. Identiche, poi, anche le modalità delle aggressioni: il gruppo che si avvicina a persone sole, chiede sigarette o degli spinelli e, in caso di rifiuto, rilancia con «dammi tutto quello che hai, non è uno scherzo». E giù botte. Il tutto senza una logica precisa, senza un disegno chiaro, con obiettivi scelti sul momento.
LA PRIMA DENUNCIANel frattempo ieri mattina è stata depositata la prima denuncia contro la baby gang del centro. Tre ragazzi, tre ignoti (ma presto le cose potrebbero cambiare), sono stati accusati di violazione di domicilio per quanto successo nelle prime ore di sabato scorso, quando - dopo essere stati ripresi da un trentenne in salizada de San Polo per aver malmenato un venditore di rose - tra ragazzini si erano piazzati sotto casa dell'uomo, sfondando a calci lo stipite della porta del palazzo di campo San Polo per entrare nella tromba delle scale con l'obiettivo di un faccia a faccia, tutt'altro che pacifico.
LE NOTTI BRAVETre gli episodi di cui il commissariato di polizia San Marco ritiene responsabile la baby gang veneziana.

Il primo, giovedì notte, con l'aggressione in Strada Nuova ai danni di un ragazzo che, assieme alla fidanzata, tornava a casa. Poi a San Polo, venerdì verso mezzanotte: il pestaggio di un venditore di rose originario del Bangladesh e l'inseguimento di chi li aveva ripresi. Per chiudere, domenica, con l'aggressione a tre ventenni: un veneziano picchiato con un tirapugni («Sta meglio, è stato fortunato», le parole, ieri, del padre) e due amici di fuori città, in una calle morta in sestriere San Polo. 

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