SANTA MARIA DI SALA - «Di perdono non se ne parla, è una parola che deve imparare Cesare Battisti». Lo afferma Adriano Sabbadin, figlio di Lino ucciso da Cesare Battisti a Santa Maria di Sala (Venezia) il 16 febbraio del 1979 perché ritenuto colpevole, da un commando dei Proletari Armati per il comunismo, di essersi difeso nel corso di una rapina. «È un momento di soddisfazione dopo 40 anni di attesa - aggiunge Adriano - speriamo che sia la volta buona e che Battisti finalmente sconti la pena che merita».
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