«Il Consiglio regionale Veneto il 2 ottobre scorso approvò a larga maggioranza la mozione che chiedeva il completamento dell'Alta Velocità. Questa posizione non è mutata: l'opera ci serve». Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.
«Mi auguro - prosegue - che l'analisi costi-benefici sulla Tav abbia tenuto conto anche dei costi eventuali da sostenere per la mancata realizzazione dell'opera, i rimborsi che dovremo versare a Francia e Unione Europea, le penali da pagare alle aziende nonché la ricomposizione ambientale e la chiusura dei trafori avviati: non penso si tratti di cifre marginali». Tornando sulla mozione approvata dall'assemblea veneta, Ciambetti ricorda che essa chiedeva alla Giunta di intervenire presso il governo affinché venisse assicurato il completamento dei lavori della Tav.
«L'ampia maggioranza e il voto contrario limitato - spiega il presidente del Consiglio - credo dimostrino perfettamente il sentimento diffuso nella nostra Regione: il voto di ottobre dice bene come la maggioranza degli attori socio-economici, oltre che politici, siano convinti della necessità di quest'opera, chiesta e sostenuta dal mondo del lavoro, dalle organizzazioni sindacali come dalle associazioni imprenditoriali oltre che dei partiti e di larga parte della società in una unità di intenti che, per molti aspetti, è singolare».
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