Volo in overbooking, EasyJet lascia a terra una donna sola: «Non aveva pagato il supplemento»

Venerdì 4 Gennaio 2019 di Luca Calboni
Easyjet lascia a terra una passeggera
181 persone a bordo di un aereo che ne poteva contenere centottanta. C'è un passeggero di troppo, a bordo del volo Easyjet 6149 da Bristol a Ginevra. Su quel volo sarebbe dovuta esserci - o meglio, c'era ma è stata fatta scendere - anche la signora Charlotte Barton che, come racconta l'Indipendent, è stata fatta scendere dall'aereo, decollato senza di lei.

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Secondo quanto riportato dal tabloid inglese, la donna era già seduta al posto 13C, che aveva prenotato lo scorso settembre, per raggiungere alcuni amici sulle Alpi svizzere. Tutto liscio, finché un altro passeggero si è avvicinato alla signora: «È seduta al mio posto», avrebbe detto l'uomo. Effettivamente entrambi avevano lo stesso posto assegnato per quel viaggio: il passeggero quindi si è diretto verso la parte anteriore dell'aereo, per chiedere chiarimenti al personale di bordo. La signora Barton si era anche sincerata che l'uomo avrebbe avuto un posto con una delle hostess: «Ho chiesto alla donna se fosse tutto okay per il signore, e la donna mi ha risposto che lo avrebbero fatto sedere da qualche parte». Nonostante questo imprevisto, la situazione sembrava essere rientrata.

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Fino a che, a un certo punto, altre assistenti di volo si sono avvicinate a Charlotte Barton: «Dopo il conto dei passeggeri le hostess si sono dirette verso di me e mi hanno chiesto se avessi tutti i miei bagagli con me e se avessi potuto seguirle». La donna racconta con cura l'umiliante scena: «Non mi starete mica buttando fuori dall'aereo?» ho chiesto al personale di bordo, che ha risposto che doveva solamente "fare una chiacchierata con me"». E la chiacchierata si è svolta sulle scalette di imbarco del velivolo. «Hanno ammesso che il volo aveva una capienza di 180 passeggeri, mentre a bordo ce n'erano 181». Una di troppo. Lei, costretta ad abbandonare l'aereo mentre tutti la guardavano: «È stata una situazione umiliante», ha confermato la donna. 

Oltre al danno, la beffa: «Quando è arrivato il personale di terra per riportarmi in aeroporto - racconta la signora Barton - mi hanno chiesto se avessi pagato il supplemento per riservare il mio posto. Quando gli ho risposto di no, loro mi hanno detto che se lo avessi fatto "tutto ciò non sarebbe accaduto"». Queste situazioni, seppur rarissime, sono dovute alla legge che permette alle compagnie aeree di vendere più biglietti di quanti passeggeri effettivamente possa trasportare l'aeroplano: secondo Easyjet, la compagnia con cui avrebbe dovuto viaggiare la donna, circa il 5% dei passeggeri che acquista un biglietto aereo non si presenta all'imbarco.

«Era il mio regalo per i 50 anni - ha affermato la donna - e la vacanza è stata cancellata». La compagnia ha offerto alla donna un rimborso completo del costo del biglietto, un risarcimento di 400 euro e un volo alternativo, imputando l'incidente avvenuto a un problema con un aereo più grande, che avrebbe dovuto effettuare il volo: la sostituzione ha penalizzato la capienza del volo, costringendo Charlotte a scendere.

Non è la prima volta che Easyjet, compagnia low-cost fra le più note, costringe i passeggeri a scendere dai suoi aerei a causa dell'overbooking: lo scorso agosto una studentessa in partenza dall'aeroporto di Stansted è stata portata a terra per permettere ad un altro passeggero di prendere il suo posto. Stesso episodio, nello stesso mese, per una dozzina di ragazzi, che non avevano pagato 15 sterline ciascuno per la selezione del loro posto.
Ultimo aggiornamento: 18:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA