Cesare Battisti, per la polizia è in Amazzonia: perquisite ambasciate di Venezuela e Bolivia

Giovedì 3 Gennaio 2019
Cesare Battisti
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Cesare Battisti sarebbe nascosto in Amazzonia. Ne è convinta la polizia federale brasiliana, a caccia dell'ex terrorista italiano dalla metà di dicembre, quando il giudice Luiz Fux, membro del Tribunale Supremo brasiliano, ha emesso un mandato di arresto.

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Secondo il quotidiano Estadao, gli inquirenti hanno fatto calare il silenzio sulla vicenda per indurre Battisti a ritenere che le ricerche abbiano rallentato.

La polizia federale brasiliana ha perquisito le ambasciate di Venezuela e Bolivia nell'ambito delle indagini per la cattura di Cesare Battisti. 
 


Le indagini hanno coinvolto almeno due sedi diplomatiche. La polizia federale brasiliana è a caccia dell'ex terrorista italiano dalla metà di dicembre, quando il giudice Luiz Fux, membro del Tribunale Supremo brasiliano, ha emesso un mandato di arresto. L'ormai ex presidente Michel Temer, prima di lasciare l'incarico, ha firmato il decreto per l'estradizione in Italia.
 
 

Di lui, però, nessuna traccia, né in quella del Venezuela. Lo scrive oggi il quotidiano Estado de Sao Paulo, citando fonti della sicurezza brasiliana, che si è messa in contatto con le due ambasciate dove si sospettava che l'ex terrorista italiano si fosse rifugiato, dopo che l'ormai ex presidente brasiliano Michel Temer concesse la sua estradizione.

Le due sedi diplomatiche hanno negato avergli dato asilo. Secondo le fonti di sicurezza, la ricerche di Battisti si sono concentrate anche in Amazzonia, dove si sarebbe nascosto l'ex membro dei Proletari Armati per il Comunismo (Pac), secondo informazioni fornite da informatori confidenziali.

Ultimo aggiornamento: 16:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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