Fa fotografare la cagnolina morente: «Ricorderò gli ultimi giorni assieme»

Mercoledì 19 Dicembre 2018 di Elena Filini
AMATA La cagnolina maltese Grolla ammalata e senza possibilità di guarigione
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QUINTO - Ieri Grolla ha compiuto 9 anni. Sara l’ha stretta forte: questo sarà il suo ultimo compleanno. «I veterinari mi hanno detto che mancano pochi giorni». Neppure il Natale insieme. Non dorme più, non mangia più, Sara. Sta soffrendo e lottando insieme a lei. Anche se è tutto inutile. Ma c’è un modo in cui ha scelto di poter vivere il futuro nel ricordo: un album fotografico degli ultimi istanti insieme. Saranno anche immagini, leggere e inconsistenti. Pochi bite sul pc. Un foglio di alcuni millimetri dietro ad un vetro. Ma per Sara avranno la forza del conforto. Sara è trevigiana, abita con il compagno a Quinto, ha 38 anni e forse non potrà mai avere figli a causa dell’endometriosi. Grolla è la sua cagnolina, una maltese bianco latte. Nel 2010 si sono scelte. Lei era lì nel cestino di vimini, neppure 3 mesi. Le è corsa incontro, le ha leccato la mano. E sono diventate una famiglia. Quasi nove anni d’amore in cui non si sono mai lasciate. «Neppure quando ho subito una delicata operazione: Grolla era sempre accanto a me stesa sul letto». Ma la rassicurante quotidianità di questa famiglia si è interrotta bruscamente il 25 ottobre. «Ha iniziato a stare male e la diagnosi da subito è stata grave: epatite linfoplasmacellulare e anemia emolitica-racconta Sara- abbiamo iniziato una via crucis di cure e tentativi per fermare la malattia». Grolla ha avuto un primo ictus, e poi un secondo di notte in casa. «Lì ho deciso: sapevo che l’avrei persa e per noi era importante fissare in qualche modo questi anni di vita insieme. Grolla è stata un dono, anche se questa è la fase più difficile, noi vogliamo continuare a ricordarci come una famiglia». Ecco che Sara si rivolge a Nadia di Falco. Professione: fotografa di matrimoni. O meglio, di istanti importanti, di quei piccoli tasselli di gioia e dolore che rendono la nostra vita degna di essere vissuta.
Nadia capisce che resta poco tempo, organizza l’agenda e si libera per il giorno successivo. Ne esce il racconto di un amore a tre: Grolla sdraiata sul suo divano, in braccio a Sara mentre il sole taglia la luce della stanza da una finestra. E’ una piccola maestà. «Quando mi chiedono che cosa faccio, rispondo sempre che fotografo i momenti importanti della vita-spiega Di Falco- Subito pensiamo tutti al matrimonio, ad una gravidanza, alla felicità di avere dei figli, situazioni autentiche che io fotografo sempre con amore, ma i “momenti importanti” non si limitano solo a questo. La parola “importante” significa “di grande rilievo”, come ben sappiamo la vita è fatta di alti e bassi, di momenti felici e di altri più duri ma pur sempre significativi che segnano il nostro presente e che rimarranno impressi per tutta la vita. 
Per Sara, che a causa di una malattia invalidante, ha dovuto presto fare i conti con la grande difficoltà di poter pensare di avere figli, Grolla è stata una benedizione: insieme hanno potuto stringere un legame esclusivo, riversare l’una sull’altra affetto e dedizione. «Io e il mio compagno abbiamo anche un’altra cagnolina. Le vogliamo bene, ma non è la stessa cosa. La maltesina è stata proprio un dono, certi legami sono difficili da spiegare. Ma restano unici». Famiglia è amore, empatia, fedeltà. Concetti che è riduttivo declinare solo tra gli umani. Così la fotografa ha cercato di dare un ricordo per la vita a questa coppia, in un momento delicato e tristissimo. Grolla non si muove quasi più, guarda il suo mondo con occhi grandi e stupiti. Sara non può più correre con lei ma anche respirare all’unisono è un atto d’amore. «Quando chiuderà gli occhi ci sentiremo persi-chiude con un filo di voce- ma resteranno quelle immagini a ricordarci che ci siamo incontrati, ci siamo amati e nessuno ci potrà togliere questo ricordo immenso.
Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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