Ragazza si dà fuoco come il padre 5 anni fa: condizioni disperate, ustioni sull'85% del corpo

Martedì 18 Dicembre 2018
Ragazza si dà fuoco come il padre 5 anni fa: condizioni disperate, ustioni sull'85% del corpo
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Una ragazza di 18 anni ha tentato il suicidio questa mattina a Vado Ligure (Savona) dandosi alle fiamme nel parcheggio per camion di piazzale San Lorenzo, nello stesso posto e nello stesso modo in cui si era ucciso il padre cinque anni fa.

La giovane, maggiorenne da 20 giorni, si è cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco. 

Mauro Sari, l'imprenditore suicida che chiese aiuto a Beppe Grillo

A dare l'allarme alcuni testimoni che hanno visto la giovanissima ragazza camminare mentre bruciava. Le stesse persone sono intervenute per tentare di spegnere le fiamme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, i carabinieri, l'automedica e due ambulanze. La giovane è stata portata prima all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona), poi al San Martino di Genova e infine al Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino. «È una situazione estremamente grave» dice Maurizio Stella, direttore della struttura sanitaria piemontese. «La prognosi è riservata e le sue condizioni sono molto delicate - continua - La speranza è di poterla portare al più presto in sala operatoria».

Avrebbe ustioni gravi sull'80% del corpo. Secondo le prime indagini, condotte dai carabinieri, la ragazza non avrebbe lasciato alcun messaggio né biglietto per giustificare il gesto. Nel 2013 il padre, un artigiano di 47 anni, si era tolto la vita nello stesso modo e nello stesso piazzale. Allora alla base del dramma erano risultati sia problemi di salute che economici: l'uomo era balzato pochi mesi prima alle cronache per essere stato ripreso dalle televisioni di tutta Italia mentre, subito dopo le elezioni del febbraio 2013 che avevano registrato in Liguria un exploit del MoVimento 5 Stelle, era arrivato con il suo motocarro Ape di fronte a casa di Beppe Grillo (a Genova, nel quartiere Sant'Ilario) per chiedere aiuto al leader di M5s.

Dopo il suo suicidio il Comune di Savona si era impegnato a sostenere la moglie e le due figlie, all'epoca di 13 e 14 anni: dopo un iniziale contributo di 2.000 euro, però, la famiglia non si era più rivolta ai servizi sociali. «Una tragedia terribile - è il commento del sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio - un gesto simile indica tanta sofferenza e solitudine. Dobbiamo riflettere, purtroppo nonostante la rete di sostegno che si cerca di creare c'è ancora molto da fare. Non possiamo che stringerci intorno a lei nella speranza che riesca a sopravvivere». 

Ultimo aggiornamento: 20:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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