Venezia, test antidroga e alcol ​d'obbligo per tutti i gondolieri

Martedì 18 Dicembre 2018 di Tullio Cardona
Venezia, test antidroga e alcol d'obbligo per tutti i gondolieri
28
VENEZIA - I gondolieri dovranno sottoporsi agli esami tossicologici per ottenere l'idoneità fisica al loro lavoro. La notizia è pervenuta ieri, ancora fresca tanto da essere commentata per ora timidamente tra gli stazi, le postazioni lungo i canali veneziani, dove i gondolieri lavorano. È cambiato il Codice della navigazione: ora ai conducenti dei mezzi acquei, compresi i tassisti veneziani, si può imporre di soffiare nel palloncino per verificare il loro tasso alcolico.

E VOI COSA NE PENSATE? VOTATE IL SONDAGGIO

Allo stesso modo, con la forza di legge, è caduta l'impasse che impediva ai gondolieri di sottoporsi all'esame tossicologico in quanto ditte individuali, quindi non sottoposte ad eventuali e particolari diktat provenienti dal Comune o dai vertici della loro stessa categoria.

 Dal settore comunale Mobilità e Trasporti è stato licenziato ieri un documento riguardante l'attestazione annuale per il rinnovo della licenza e l'autorizzazione per il Servizio pubblico di gondola. In pratica, l'elenco degli obblighi annuali ai quali sia i titolari di licenza che i sostituti debbono sottostare annualmente, come il versamento dei contributi previdenziali e la copertura assicurativa. Biennale è invece la richiesta di certificazione di idoneità fisica e qui risiede la novità, perché il Comune ora avvisa: Per la certificazione dell'idoneità fisica, tutti i titolari e tutti i sostituti, trattandosi di attività che presentano rischi per l'incolumità di terzi, dovranno in seguito sottoporsi a specifici accertamenti, che lo scrivente ufficio si riserva di comunicare.
GLI ESAMISono proprio gli esami tossicologici. Lo conferma il dirigente comunale della Mobilità, Loris Sartori: «La comunicazione comunale in oggetto può ritenersi una pre informativa - precisa il dirigente - tutti i gondolieri ed i loro sostituti gondolieri saranno sottoposti ad accertamenti tossicologici. Certo sarà una cosa lunga, considerato il loro numero (circa 600, ndr), ma ora tutti sono avvisati».
I sostituti gondolieri, quelli che subentrano ai titolari in caso di ferie o di malattia, dopo le prove e gli esami dell'ultimo bando e l'iscrizione al particolare albo, hanno già dovuto sottostare ai test anti-droga, consegnando come certificazione l'esito di esami attestanti che il richiedente non consuma alcun tipo di sostanza stupefacente, e da parecchio tempo. Il Comune di Venezia pretende infatti, oltre alle normali analisi delle urine e del sangue, il test del capello o dei peli pubici. Nelle urine, la cocaina e in generale le droghe sintetiche spariscono dopo poco tempo; hashish e marijuana, invece, permangono. Nel capello, invece, è possibile risalire a quando e per quanto tempo una persona ha fatto uso di sostanze stupefacenti. Non è tutto: per l'idoneità fisica è richiesto anche il marker del fegato, per capire se il candidato abusa di alcol.
IL PRECEDENTEL'imposizione dei test tossicologici sui gondolieri era nell'aria da tempo, soprattutto da quando il turista tedesco Joachim Vogel, nell'agosto 2013, perse la vita in un incidente Canal Grande: il gondoliere che portava la famiglia Vogel fu trovato positivo a più di una droga.
«Un'iniziativa che troviamo positiva - commenta il gondoliere Alessandro Collavini - così smetteranno di insinuare che la nostra categoria è formata da drogati. Questi esami riabiliteranno la nostra immagine. Dopo tutto, portiamo persone, non mattoni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 15:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci