
Domenica 16 Dicembre 2018, 13:30
Pesca, l'attacco Ue minaccia l'Adriatico. Operatori senza rimborsi

di Diego Degan
CHIOGGIA - Un passato che potrebbe andare a buon fine dopo due anni d'attesa, un futuro che sembra dare buone speranze ma un presente che potrebbe risolversi in una catastrofe. Con i pescatori pronti alla protesta generalizzata. È il quadro delle prospettive che riguardano il pagamento delle indennità del fermo pesca, ai marinai imbarcati e agli armatori, per gli anni 2017, 2018 e 2019, anni che presentano criticità diverse, legate a questioni burocratiche ma anche, soprattutto il 2018, a un confronto in atto tra La Ue e l'Italia in cui i pescatori rischiano di rimanere schiacciati. La premessa è che il vecchio sistema di pagamento del fermo pesca biologico (quello che si attua tra luglio e settembre per favorire il ripopolamento degli stock ittici) è finito nel 2016. Fino ad allora i pescatori venivano compensati del mancato lavoro, tramite una cassa integrazione straordinaria la cuiCONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO

Se sei già un cliente accedi con le tue credenziali: