MODI E MODA di
Luciana Boccardi
"DREAMING" : moda e nudo a
confronto nel calendario Pirelli 2019
Venerdì 14 Dicembre 2018
di Luciana Boccardi
Da quando si è affacciato nel panorama delle comunicazioni, nel secondo dopoguerra, il calendario Pirelli è diventato la pietra di paragone per stabilire quale contatto ci possa essere tra la moda e il nudo risuotando un esaltando comunicatore eccezionale dell’effetto immagine .
Da anni il calendario ha affidato alla fotografia d’arte il racconto del nostro sentire e le immagini che ci ha offerto soprattutto in questi ultimi numeri sono di nudo purissimo, esaltanti la bellezza nei canoni imposti del trend internazionale occidentale . Corpi bellissimi di bellissime donne , da una giovane Sofia Loren o Monica Bellucci, Penelope Cruz al trionfo delle modelle più “celebrate” come Gisele Bundchen , Naomi Campbell, Kate Moss, Cindy Crawford, Mariacarla Boscono , affiancate da attori famosi. Quanto ai fotografi che si sono alternati come autori possiamo selezionare Richard Avedon, Norman Parkinsonm , John Claridge, Peter Lindbergh, Bruce Weber, Annie Leibovitz, Steven Meisel, Helmuth Newton, Marco Testino e l’elenco di celebrità dell’obbiettivo potrebbe continuare a lungo: ognuno nel suo modo è stato mediatore di messaggi di assoluta contemporaneità consegnandoci Il “ nudo” come “vestito” attuale. Un ossimoro che sempre ha trovato interpretazioni che lo vedono come contrapposizione positiva all’abito. L’abbigliamento ( la moda “vestita” ) viene definito da studiosi della psicologia del vestire (vedi R.Barthes) il nostro “secondo nudo”, il racconto del chi siamo o chi vorremmo essere. Vivienne Westwood, la grande stilista inglese uscita del tempo del punk anni Settanta, dichiara che la moda , intesa come fashion, come abbgliamento “ ha sempre a che vedere con il fatto che al fondo si è nudi”.
A sua volta Mc Luhan , medium comunicazionale canadese, sostiene che il vestito che indossiamo “è a pieno titolo una estensione della nostra pelle”. Questa intrigante immagine di una stessa faccia (nudo e vestito) viene proposta ora con il calendario Pirelli 2019 (il 46* dalla prima uscita) presentato pochi giorni fa a Milano.
Le immagini girate tra Miami e New York da Albert Watson, l’autore che ha firmato questa nuova edizione del Pirelli, confermano questa simbiosi a effetto dissimile . Non ci sono solo nudi in questa nuova edizione del calendario , ma c’è un’alternanza tra corpi nudi e vestiti scelti con abiti apparentemente senza carattere , quelli che ogni donna potrebbe indossare in casa , niente griffes, usati solo per raccontare alternare per immagini la “verità vestita ” che nelle sequenze che seguono si affida alla “nudità”.
Quattro racconti, come le quattro stagioni dell’anno, che hanno come interpreti Gigi Hadid - affiancata da Alexander Wang, Julia Gardner, Milly Copeland con Calvin Royal, e Letizia Casta con Sergei Polunin.
“ E’ più facile comprendere gli stati d’animo di questi personaggi vedendoli ora vestiti ora nudi: c’è più verità” – afferma il regista .
Nei quattro racconti, ognuna delle quattro donne ha una sua individualità, un suo specifico scopo e un proprio modo di fare le cose. “Dreaming”, il nome del calendario, in quattro mini-film racconta il sogno di donne che giocano a disegnare un futuro nel quale la bellezza non si limiti a una visione estetica, ma elabori una sintesi del tempo che viviamo declinato in un sogno. A immagini di corpi nudi si alternano immagini degli stessi corpi vestiti: moda e nudo diventano così complementari ed esprimono a loro volta sentimenti, sensazioni che distillano il “tempo”.
Comune denominatore dei quattro mini-docu-film del calendario Pirelli proposti come “moda e modi 2019”, è l’analisi del vissuto, del piacere, la sofferenza d’amore, l’impegno. Forse , al di sopra di ogni cosa, la solitudine che l’autore interpreta magistralmente
Ultimo aggiornamento: 12:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA