Lucia Perez, stuprata e uccisa a 16 anni: i 3 aguzzini assolti, Argentina in rivolta

Venerdì 7 Dicembre 2018
Sedicenne drogata, stuprata e uccisa, ma per i giudici «Lucia era consenziente»
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Nuovo orrore nel caso di Lucia Perez, la sedicenne morta in seguto alle violenze subite da tre spacciatori. I giudici di Mar del Plata, città dove è avvenuto il fatto, hanno assolto i tre imputati per il delitto. Matias Farias di 25 anni e Juan Pablo Offidani di sono stati condannati a otto anni e al pagamento di una multa di 135mila pesos per il solo reato di possesso e commercializzazione di stupefacenti, aggravato dalla vendita a un minore nella giurisdizione di una scuola. Il terzo, Alejandro Maciel, di 61 anni, ha ottenuto la piena assoluzione.
 

 

In Argentina è scoppiata l'indignazione proprio nella settimana in cui si ricordava la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Per la ragazza è stato proclamato il primo sciopero nazionale delle donne argentine, il 19 ottobre 2016. Lucia Perez, morta lo scorso 8 ottobre 2016, è stata drogata, stuprata e seviziata tramite impalamento. La ragazza fu lasciata davanti all'ospedale di Mar del Plata, a pochi chilometri da Buenos Aires, ma i medici non sono riuscita a salvarla, riconoscendo però i terribili abusi subiti. 

A trasportarla in ospedale sono stati i suoi carnefici che l'hanno prima lavata del suo sangue e le hanno messo abiti puliti per non destare sospetti.
Lucia nella sostanza è stata considerata una drogata e consenziente nel rapporto. Il caso di Lucia diventa anche politico: la pm Maria Isabel Sanchez viene accusata di aver condizionato l'opinione pubblica diffondendo alla stampa i particolari dell'esame autoptico e messa sotto inchiesta. 

Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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