Allarme Pm10: a Rovigo prima di Natale torna lo stop alle auto inquinanti

Sabato 8 Dicembre 2018 di Alberto Luchin
Allarme Pm10: a Rovigo prima di Natale torna lo stop alle auto inquinanti
ROVIGO -  Per le feste tutti con le auto in garage. La prossima settimana arriverà la nuova ordinanza antinquinamento valida in tutto il territorio cittadino, dal centro storico alle frazioni, imponendo severi limiti alle emissioni inquinanti di veicoli e sistemi di riscaldamento. Contrariamente alla precedente ordinanza dell’1 ottobre, rimasta in vigore appena 10 giorni prima che fosse revocata dal sindaco Massimo Bergamin, questa prevede delle eccezioni per chi lavora ed è costretto a utilizzare veicoli ritenuti inquinanti.  
IL PRECEDENTE
A inizio autunno l’assessore all’Ambiente Andrea Bimbatti aveva predisposto un’ordinanza molto restrittiva per combattere lo smog in città: al superamento di dieci giorni consecutivi di livelli di polveri sottili nell’aria sarebbero stati bloccati anche i veicoli Euro 4 a gasolio e le stufe a legna o pellet di ultimissima generazione. Un atto che ha sollevato un polverone di polemiche, perché non erano state considerati i veicoli inquinanti utilizzati da chi lavora: dal professionista che usa un furgone per trasportare i propri attrezzi di lavoro, che magari non ha avuto il tempo e le risorse economiche per dotarsi di un veicolo più recente e meno inquinante, al pizzaiolo, che in pochissimi giorni si è visto vietare l’utilizzo del caminetto a legna per vedere i propri prodotti. Dopo appena 10 giorni l’Amministrazione comunale è tornata sui propri passi, revocandola perché i risultati ottenuti sarebbero comunque stati inferiori rispetto allo sforzo compiuto, visto che solo Rovigo nell’intera provincia ha adottato questo provvedimento e che la Pianura Padana è inquinata da tutti e non solo dalla Città delle Rose.
NORME ANTISMOG
Questo fino a ieri pomeriggio, quando Palazzo Nodari ha fatto sapere che si è a lavoro su una nuova ordinanza antismog. «Nei prossimi giorni – afferma il sindaco Bergamin - sarà emessa un’ordinanza che non sarà limitativa come quella prevista nel piano di bacino (il coordinamento interregionale su cui era fondata quella emessa in ottobre, ndr), ma che dovrà in ogni caso intervenire sul traffico. Confermiamo però le perplessità già espresse, ossia che anche in questo caso sarà solo Rovigo ad adottare provvedimenti in tutta la provincia. Questo non servirà a cambiare le condizioni dell’inquinamento del bacino padano, ma cerchiamo di fare la nostra parte per il bene della comunità».
PROBLEMA GENERALE
Certamente i livelli di polveri sottili nell’area padana non sono prodotte solamente dai veicoli, dalle fabbriche e dai sistemi di riscaldamento di Rovigo, vista la sua conformazione geografica, ma contribuire a mantenerli bassi non sarebbe certo insensato. Rovigo è l’unica città di tutto il Veneto sopra i 30mila abitanti a non essersi dotata di un’ordinanza per la limitazione ed il controllo dello smog. Ad ogni modo, il sindaco e l’assessore all’Ambiente Bimbatti spiegano che la questione è all’attenzione della Giunta, che sta provvedendo a redigere un provvedimento di limitazione del traffico, coinvolgendo anche tutte le associazioni, visto il periodo pre-natalizio, con esigenze di lavoro e di supporto alle attività commerciali del centro che dicono di non volere assolutamente danneggiare. «In linea di massima sarà sulla falsariga di quella prevista qualche mese fa – annuncia spiega l’assessore all’Ambiente – Sarà però meno restrittiva e saranno previste delle deroghe per poter lavorare. Abbiamo mandato una proposta alle associazioni e per lunedì attendiamo una loro valutazione. Si manterrà il semaforo di allerta (un sistema a colori per segnalare la qualità dell’aria, ndr) e in base a quello cambieranno le tipologie di blocchi, ma non abbiamo cambiato idea sul fatto che non cambi nulla. L’ideale sarebbe fare un blocco quanto meno provinciale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci