Dall'Osso, malato di Sla, passa a Forza Italia: bufera nel M5S, per ora niente penali

Venerdì 7 Dicembre 2018
Dall'Osso, malato di Sla, passa a Forza Italia: bufera nel M5S, per ora niente penali
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Se ne va sbattendo la porta in faccia al Movimento che lo aveva portato in Parlamento il deputato 5 Stelle Matteo Dall'Osso, l'ingegnere bolognese affetto da sclerosi multipla, al suo secondo mandato. «Prima mi hanno usato, poi mi hanno preso in giro: non posso più restare con i Cinquestelle.

Lascio il gruppo M5S e aderisco a Forza Italia» annuncia a il Giornale a cui spiega: «Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male». 
 

Il M5s resta di stucco. «Voglio capire prima cosa è successo, conosco Matteo e Fi è la cosa più lontana da lui...», commenta di prima mattina il capo politico Luigi Di Maio. C'è da decidere cosa fare del transfugo perché tutti gli eletti 5 Stelle hanno firmato un contratto che sanziona con una penale di 100 mila euro i cosiddetti 'cambi di casaccà dei portavoce. Una prassi che nella scorsa legislatura aveva comportato al M5s, tra espulsioni e veri e propri cambi di gruppo, una perdita netta di una ventina di parlamentari in ciascuno dei due rami del Parlamento. Ma il capogruppo a Montecitorio, Francesco D'Uva frena: «nessuno di noi ha chiesto la sanzione. È la prima volta che accade: ma il tema non è questo, il tema è perdere un collega», afferma il presidente dei deputati 5 Stelle che si dice «molto deluso dal punto di vista umano» per questa decisione.

E «sorpreso» si dice anche il Presidente della Camera, Roberto Fico che si è visto ieri sera recapitare la lettera con cui il deputato gli annunciava il cambio di gruppo. Una decisione quasi obbligata, afferma Dall'Osso, scosso per il trattamento che gli è stato riservato dai suoi colleghi in Commissione dove aveva presentato un emendamento per chiedere dieci milioni l'anno, in tutto 30 milioni nel triennio, da destinare ad un fondo ad hoc per interventi per favore la mobilità delle persone con disabilità. Una richiesta prima accantonata e poi bocciata tra le polemiche con i suoi colleghi di partito che hanno portato il deputato tra le 'braccià più accoglienti di Fi, che oggi lo ha subito invitato a salire sul palco dell'assemblea all'Ergife. A dargli il benvenuto anche Silvio Berlusconi: «La penale ai danni di Dall'Osso è qualcosa del tutto incostituzionale, quindi non pagherà nulla: sono contento che una persona perbene e stimabile sia venuta tra noi».

Ma il cambio di rotta gli ha provocato subito gli strali del popolo web. «Venduto», «vergognati!», «Traditore!» gli insulti più teneri rivolti al deputato sulla sua pagina Fb. Si diffonde il sospetto che sia finito nelle maglie di un progetto di reclutamento di 'responsabilì da parte di Silvio Berlusconi. Per ora quindi il M5s sta alla finestra e a difenderlo apertamente arriva solo la senatrice 'ribellè Elena Fattori. «Sono triste perché nessuno doveva rimanere indietro...».

Ultimo aggiornamento: 21:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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