Vino, Alessandro Benetton compra il 36% di Zonin 1821 per 65 milioni

Venerdì 7 Dicembre 2018 di M.Cr.
Alessandro Benetton e Domenico Zonin
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VENEZIA - 21 Invest compra per 65 milioni il 36% della Zonin1821, la seconda azienda vitivinicola a livello italiano. L'operazione è stata siglata nei giorni scorsi ed è passata anche al vaglio delle banche con le quali il gruppo vinicolo vicentino aveva un importante esposizione, si parla di oltre 150 milioni. Una situazione debitoria che la famiglia vicentina - oggi il gruppo è gestito da Domenico Zonin e dagli altri fratelli (il padre Gianni è uscito di scena definitivamente dopo aver ceduto nel corso degli anni quote e ruolo gestionale ai figli ed è ora sotto processo per il crac della Popolare di Vicenza) - ha voluto affrontare non cedendo tenute ma cercando un partner per accompagnare lo sviluppo in Italia e all'estero. In corsa per la Zonin1821 c'erano a anche altri soggetti, importanti fondi d'investimento internazionali e altri investitori italiani, ma la famiglia - affiancata in questo processo di selezione da Mediobanca - ha scelto 21 Invest, gruppo europeo di investimenti fondato da Alessandro Benetton. L'accordo prevede un aumento di capitale riservato del valore di 65 milioni di euro finalizzato a dotare l'azienda di nuova liquidità per riequilibrare la struttura finanziaria del gruppo decisamente indebitato e supportarne la crescita. Il piano industriale è stato messo a punto con la consulenza di Bain & Co. Si punta forte sulla crescita all'estero, con un focus anche sulla Cina, mercato dove l'Italia ha ancora una presenza di secondo piano rispetto alla Francia ed è dietro anche ad Australia e Cile, produttori però di livello più basso. Sul fronte delle acquisizioni uno dei possibili obiettivi potrebbe essere lo sbarco in Sud Africa. Zonin 1821 è già presente negli Stati Uniti, in Virginia, e in Cile.

PRODUZIONI SOSTENIBILI Grazie all'aumento di capitale, 21 Invest diventerà azionista di Zonin1821 con una quota del 36% rafforzando dunque la struttura patrimoniale del gruppo. Il nuovo piano industriale quinquennale prevede la crescita del fatturato fino a 300 milioni e intende perseguire l'obiettivo della quotazione in Borsa al termine dei cinque anni. Un percorso che si vuole attuare mediante la valorizzazione delle produzioni delle tenute del gruppo, attraverso l'incremento della produzione in Italia, con assunzioni dirette e indirette, lo sviluppo degli impianti di produzione e il rafforzamento della struttura organizzativa in grado di consentire all'azienda di continuare la crescita sui mercati internazionali. Da parte di 21 Invest si vuole sottolineare come il piano di crescita vede tra gli obiettivi anche quello dello sviluppo di un'economia sostenibile legata al territorio sul modello di quanto è già stato sperimentato con successo con Farnese, azienda vitivinicola del Centro Italia.
21 ha ceduto la sua partecipazioni in Farnese nell'agosto del 2016 a NB Renaissance Partners, tre anni dopo l'acquisizione, un periodo che ha permesso il completamento del processo di managerializzazione della società, nuovi investimenti per oltre 10 milioni in due moderni stabilimenti produttivi in Abruzzo e Basilicata e una decisa crescita di fatturato e margini anche attraverso lo sviluppo di collaborazioni durature con i piccoli produttori d'uva locali e all'internazionalizzazione. «Con le idee giuste, creatività, passione e capacità è possibile creare società leader nei rispettivi settori , capaci di combinare crescita, impegno sociale e sviluppo delle comunità locali. Abbiamo determinato una chiara discontinuità nella storia di Farnese, guidandola verso un nuovo percorso di crescita», dichiarò allora Alessandro Benetton, fondatore e presidente della società d'investimento trevigiana che da una settimana ha cambiato nome, da 21 Investimenti a 21 Invest.

PIANO DI BAIN & CO Il piano messo a punto con Bain & Co. rappresenta un nuovo passaggio di sviluppo per Zonin1821, che oggi genera un fatturato di circa 200 milioni di euro, l'85% realizzato all'estero in più di 100 paesi, e la cui attività è cresciuta a ritmi sostenuti e costanti nel corso dell'ultimo decennio.
Fondata nel 1821 e controllata dalla settima generazione della famiglia, Zonin1821 è guidata oggi dai fratelli Domenico, Francesco e Michele Zonin e da un team manageriale con a capo l'amministratore delegato Massimo Tuzzi. L'azienda occupa quasi 600 dipendenti e rappresenta uno dei principali operatori nell'industria vinicola italiana, con un portafoglio di vini diversificato e oltre 1900 ettari di vigneti dislocati nelle 10 tenute di proprietà del gruppo, di cui 8 in diverse regioni italiane, una negli Stati Uniti e una in Cile.


    
Ultimo aggiornamento: 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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