Treni lumaca, pendolari sul piede di guerra: «Una beffa»

Martedì 4 Dicembre 2018 di Camilla De Mori
Treni lumaca, pendolari sul piede di guerra: «Una beffa»
UDINE - Treni con ritardi fino ad un'ora ieri mattina sulla direttrice Trieste-Venezia. E in piena fascia pendolari. Così i viaggiatori sono scesi sul piede di guerra: sotto accusa, da parte del comitato dell'Alto Friuli, che parla di «lunedì nero», soprattutto la comunicazione delle Ferrovie, giudicata carente e la scelta di far partire per primo, da Trieste, un regionalone invece del convoglio veloce carico di pendolari. Ma Trenitalia respinge le critiche al mittente. 
 
Tutto nasce dal guasto ad una locomotiva di manovra (quella che piazza i treni al loro posto facendoli uscire dal deposito) alla stazione di Trieste. Risultato? Il regionale veloce 2444 delle 6.57 Trieste-Udine-Venezia è partito (secondo le informazioni di Fs) con 42 minuti di ritardo da Trieste, che sono diventati 53 a Udine e 65 in arrivo a Venezia. E pure il 2206 Trieste-Venezia delle 6.15, partito «con 43 minuti» di sforamento, a destinazione ne aveva accumulati 45.
Il comitato Alto Friuli parla di «mattinata di passione» e mette sotto accusa non solo «la capacità di comunicazione di Trenitalia e Rfi ma soprattutto i tempi lumaca di reazione». Il tema, infatti, non è solo quello dei ritardi, ma la scelta, come spiega Andrea Palese, di far partire «il regionale 20962, che ferma in tutte le stazioni, prima del regionale veloce 2444, su cui era salita la gran parte dei pendolari, senza che nessuno avvisasse i viaggiatori a bordo del treno fermo sui binari a Trieste che per arrivare al lavoro prima avrebbero dovuto scegliere l'altro convoglio. I passeggeri erano inferociti». E, difatti, sulla pagina Facebook del comitato, c'è chi di prima mattina si è sfogato per «l'informazione carente. Nulla si sa con numerosi pendolari bloccati in stazione». E c'è chi si è preso la briga di cronometrare i tempi: «Il treno RV2444 è arrivato sul binario alle 7.15, ma è partito solo alle 7.40, dopo il R20962 delle ore 7.27, allungando così ulteriormente i tempi di percorrenza». Una «beffa», secondo i viaggiatori imbufaliti. Ma non basta. Perché Palese ricorda che tutto questo è avvenuto nonostante la presenza degli operatori dedicati (dieci fra Udine e Trieste) del nuovo servizio di customer care appena inaugurato da Trenitalia. «Erano gentilissimi, ma non avevano informazioni oltre quelle già presenti sui tabelloni», rileva. Al comitato non bastano più i record di puntualità e affidabilità del servizio. «Abbiamo più volte chiesto di migliorare la comunicazione, ma nulla è stato fatto Non ci interessano le giustificazioni o le scuse dei vertici di Trenitalia o RFI, visto che abbiamo più volte sensibilizzato - in maniera costruttiva e collaborativa chiedendo in questi casi di migliorare la comunicazione, ma nulla invece è stato fatto e ogni vota il copione è lo stesso».
Ma Trenitalia mette i puntini sulle i. «Il 2962 è partito con 4 minuti di ritardo al binario 8. Il 2444 (il regionale veloce ndr) è partito 8 minuti più tardi, dal binario 2. In questo periodo in stazione a Trieste ci sono dei lavori. Se avessimo dovuto far trasferire i viaggiatori dal binario 2 all'8, non ci avrebbero messo meno di un quarto d'ora, soprattutto di lunedì mattina, e quindi sarebbero partiti in ritardo. Purtroppo, contrariamente a quanto il comitato pensa di capire, evidentemente non riesce a valutare tutte le variabili, che invece Trenitalia conosce. Un trasbordo in queste condizioni avrebbe comportato un maggior ritardo: non aveva senso spostare centinaia di persone in spazi minori». Anche perché, con la locomotiva di manovra ko, le Ferrovie avevano dovuto, di necessità, fare un cambio di materiale rotabile in corsa, «in composizioni non ottimali». «I guasti si verificano. Si cerca di affrontare la situazione nel modo migliore», conclude Trenitalia.
Camilla De Mori
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Ultimo aggiornamento: 12:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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