Rivoluzione tra le bancarelle:
via le cianfrusaglie, solo merci "doc"

Domenica 2 Dicembre 2018 di Marco Agrusti
Mercato di Pordenone, si cambiano le regole
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PORDENONE -  Con gli ambulanti storici, che in alcuni casi sono presenti in piazza da più di 40 anni, non ci saranno problemi. Anzi, la discussione inizierà proprio da un confronto tra le autorità politiche della città e la colonna vertebrale del mercato settimanale. Si dovrà invece preoccupare chi è arrivato dopo e ha “invaso” le strade del centro con prodotti a un euro o poco più, spesso scadenti e messi in mostra su bancarelle disordinate e dal look approssimato. Ecco, per loro inizieranno tempi duri, perché dopo gli annunci il Comune è pronto a varare il piano che rivoluzionerà il mercato cittadino. Più qualità, spazi dedicati e poche cianfrusaglie.  Qualità la chiedono gli ambulanti di vecchia data, che si vedono aggredire le sempre più striminzite fette di clientela da una politica sul prezzo che penalizza chi ricerca un capo o un oggetto sì conveniente, ma durevole. La vuole il sindaco Ciriani, che già quest’estate aveva fatto notare come il mercato settimanale, così com’è diventato, non sia più il ritrovo preferito dai pordenonesi, ma un’accozzaglia di merce di scarso valore. Il 2018 sta finendo, ormai non c’è più tempo, ma nei primi mesi del prossimo anno l’operazione avrà inizio. Modificare qualcosa che è cambiato da solo nel tempo è impresa difficile: regolare il mercato, inteso in senso lato, è come frenare un treno in corsa. Ma c’è un’arma, si chiama regolamento. Se non si può cacciare (e non si può) chi paga un canone annuale per occupare una porzione di suolo pubblico, si può tessere una ragnatela di norme in grado di scoraggiare un tipo di esposizione e di incoraggiarne un altro. È questa la ricetta del sindaco Ciriani, che annuncia assieme all’assessore Loperfido di aver lanciato ufficialmente la campagna per ridisegnare la mappa delle bancarelle. 
NERO SU BIANCO
Via le cianfrusaglie, a vantaggio di chi certifica provenienza e natura della merce. «Le regole cambieranno per dare un volto migliore al mercato», spiega Loperfido. Si userà la leva delle modifiche normative, che saranno decise dopo una riunione con gli ambulanti. «Agiremo principalmente sulle etichette dei prodotti - prosegue l’assessore -: le nuove regole metteranno nero su bianco una sorta di disciplinare. Prima di tutto identificheremo con esattezza le differenze tra le bancarelle che offrono merce usata e quelle che propongono prodotti nuovi. Oggi la divisione non è sempre chiara, e il cliente viene tratto in inganno. In seconda battuta arriverà una norma che riguarderà il decoro urbano: le esposizioni dovranno essere uniformi». Un po’ come avviene con il piano regolatore, che impedisce di dipingere come si vuole la facciata di un palazzo. Poi arriveranno le sanzioni: «Chi non sarà in regola con le nuove norme - chiarisce Loperfido - non potrà esporre la merce sul bancone. Non perderà la licenza, ma sarà costretto ad uniformarsi alle regole comuni per poter continuare a mostrare i prodotti. Ci saranno capitoli legati anche al tipo di tendaggio da utilizzare per la copertura delle bancarelle». Si spera nell’effetto-leva: chi è abituato a vendere merce scadente dovrà necessariamente cambiare politica per evitare di perdere il diritto all’esposizione il mercoledì e il sabato. Sono previste anche bozze di capitoli legate alle disposizione spaziale delle bancarelle: si punta a creare delle aree ben riconoscibili e a tema, con una specie di reparto qualitativamente elevato distinto dal resto della merce in mostra.
Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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