In manette l'investitore ubriaco che ha travolto e ucciso Letizia

Domenica 25 Novembre 2018 di Fulvio Fioretti
In manette l'investitore ubriaco che ha travolto e ucciso Letizia
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ALPAGO - Aveva bevuto. E pure molto. Aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al consentito l'investitore della gelataia alpagota Letizia Sperti, uccisa a 69 anni sulle strisce pedonali a Vittorio Veneto. Per questo i carabinieri hanno arrestato per omicidio stradale Fabio De Zotti, 48 anni promotore finanziario vittoriese, che dovrà rispondere anche di lesioni colpose stradali e guida in stato di ebbrezza aggravata. Era lui al volante della Jeep Compass che venerdì, poco dopo le 20 in via Rizzera all'altezza della Trattoria al Sole, è piombata su due donne che stavano attraversando per andare a cena nel locale.
 

Letizia, colpita per prima, è morta per le gravissime lesioni riportate mentre veniva trasportata all'ospedale di Conegliano. Ferita l'amica Raffaella A. 61enne di Tambre. Lei è stata prima portata all'ospedale di Vittorio Veneto, poi trasferita all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Le sue condizioni sono stabili e non è in pericolo di vita. De Zotti, dopo lo schianto, è stato accompagnato in caserma per essere sottoposto ai controlli alcolimetrici: aveva un tasso vicino a 1,60 grammi di alcol per litro di sangue (il massimo consentito per mettersi alla guida è di 0,50).
L'INCIDENTE
La tragedia è avvenuta alle 20 davanti alla Trattoria al Sole dove le due donne stavano andando a cenare con parenti e amici. La comitiva comprendeva in totale 7 persone: oltre ai coniugi Letizia e Romeo Saviane, il cugino della donna Graziano Sperti e la moglie Raffaella, con i loro 3 figli. Letizia Sperti, il marito e Raffaella erano appena scesi dall'auto condotta da Graziano, che stava andando a parcheggiare. Le due donne, tenendosi sotto braccio, attraversano la strada senza accorgersi, complici il buio e la pioggia, dell'arrivo della Jeep Compass di De Zotti, che stava procedendo da Vittorio verso San Giacomo. Ma sul lato opposto non ci sono mai arrivate: sono state sbalzate in aria sotto gli occhi dei parenti e di alcuni clienti della trattoria. 
SENZA SPERANZE
La jeep non stava procedendo a velocità sostenuta, ma l'urto è stato comunque violentissimo. Le condizioni di Letizia sono apparse subito disperate e a nulla è servito il disperato tentativo dei medici di salvarle la vita: è morta poco dopo l'arrivo all'ospedale di Conegliano. «Non ho dormito per l'intera notte ammette Giovanni Arvizzigno, il gestore della Trattoria -, dopo aver visto una scena che non si dovrebbe mai vedere e che non potrò più dimenticare. Letizia era un'amica ormai più che una affezionata cliente, la conoscevo da 33 anni».
L'INCHIESTA
Dopo i primi rilievi e dopo il test alcolemico i carabinieri hanno arrestato Fabio De Zotti, con l'accusa di omicidio stradale aggravato. Ha spiegato di averle viste all'ultimo momento, improvvisamente, e di non aver potuto fare nulla per evitarle. «Avevo bevuto uno spritz al bar e stavo tornando a casa dal lavoro», ha detto il conducente ai militari dell'Arma subito dopo l'investimento. «Non lo ho viste, sono sbucate dal nulla, ho provato a frenare ma non ho potuto evitarle» ha detto disperato ai primi soccorritori arrivati sul posto. «Sono sconvolto e dispiaciuto per la signora e per la sua famiglia» ha aggiunto De Zotti, affranto per quanto accaduto, tramite il suo legale, l'avvocato Simone Marian. Dopo l'investimento De Zotti aveva accostato l'auto e cercato di prestare soccorso. Del tutto false le voci, proliferate in rete, di una sua fuga dal luogo dell'incidente. Aveva solo spostato l'auto di qualche metro.
Fulvio Fioretti 

Ultimo aggiornamento: 11:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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