«Ventimila euro per il portavoce del sindaco. Uno spreco»: scoppia il caso politico

Sabato 24 Novembre 2018
«Ventimila euro per il portavoce del sindaco. Uno spreco»: scoppia il caso politico
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SACILE - Fratelli d'Italia critica la scelta dell'amministrazione di assumere un portavoce del sindaco. A scendere in campo, dopo le perplessità espresse dalle opposizioni in consiglio comunale, è Francesco Morabito, coordinatore del circolo sacilese. Per lui si tratta «di una scelta sbagliata nel metodo, nel merito e persino nella forma per le spiegazioni fornite in consiglio». Quindi il giudizio: «Fratelli d'Italia è contrario alla destinazione di 20 mila euro dei sacilesi, in un momento di difficoltà economica, ad un portavoce personale del sindaco». Fa presente «che l'amministrazione comunale si è  difesa durante l'ultima riunione consiliare spiegando che questo era un primo passo per la costruzione di un vero proprio ufficio stampa». Una difesa alla quale Morabito non ci sta. «Ho assistito in consiglio - sottolinea - a una vera arrampicata sugli specchi. E ne ho dedotto che un portavoce è una nomina fiduciaria direttamente legata alla figura del vertice amministrativo, ovvero il sindaco, e non ha nulla a che fare né con un addetto stampa né con la costituzione di un ufficio stampa della macchina comunale». Da qui l'invito «a non prendere in giro i sacilesi, la determina - precisa - parla chiarissimo». Ma Morabito non si limita alla critica e rilancia: «Fratelli d'Italia vuole un rafforzamento dei canali comunicativi del Comune e ha già fatto delle proposte e altre sono pervenute in Consiglio dai colleghi dell'opposizione, bocciate dalla maggioranza». Aggiunge «che se i fondi fossero stati destinati a un piano preciso e coordinato, non ci saremmo opposti anzi!». Quindi il commento finale definendo i canali di comunicazione istituzionali decisamente insufficienti da parte dell'amministrazione: «la Giunta non ha presentato alcuna strategia o piano in merito, solo spiegazioni fumose che confondono ruoli ben distinti anche dall'Ordine dei giornalisti. Inoltre, la nomina fiduciaria è ricaduta su una persona che, se pur rispettabile, ricopre già lo stesso incarico in un altro Comune. Ci domandiamo quindi come possa lavorare a tempo pieno per migliorare la comunicazione del nostro ente. Tutto questo ci lascia perplessi, o forse no, perché dirada i nostri dubbi e penso anche quelli dei cittadini: la comunicazione istituzionale del Comune non è un problema all'ordine del giorno, spendere 20mila euro di soldi pubblici per migliorare quella del sindaco sì».
M.S.
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Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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