«Lo spaccio? Allora non stavo ​bene, lo facevo per mantenermi»

Sabato 24 Novembre 2018
«Lo spaccio? Allora non stavo bene, lo facevo per mantenermi»
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MIRANESE - «Lo spaccio? Allora non stavo bene, avevo dei problemi personali, di salute e non lavoravo. Vendevo marijuana per mantenermi». Ha deciso di parlare e rendere alcune ammissioni spontanee, ieri, davanti al gip David Calabria, Dario Pellizzon, 24enne di Vigonza finito nel mirino dei carabinieri di Mestre come uno dei principali fornitori di marijuana della zona della Riviera del Brenta e del Miranese. Il giovane, che adesso si trova agli arresti domiciliari, secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbe riuscito a guadagnare 180mila euro in sei mesi grazie alla vendita dello stupefacente. Una cifra che,  secondo il 24enne padovano, sarebbe dovuto a un errore di calcolo. Ha ammesso, però, che in quel periodo non riusciva a trovare lavoro, condizione che, invece, in questo ultimo periodo aveva superato trovando un impiego. Pellizzon ha inoltre rigettato le accuse di traffico internazionale: secondo gli inquirenti, infatti, insieme a Iulian Moldovan, 39enne romeno di Santa Maria di Sala, avrebbe fatto dei viaggi ad Almeria e Malaga per trattare la vendita dello stupefacente direttamente con i fornitori. «Non è vero, io non sono mai andato in Spagna», avrebbe risposto al giudice. Durante la perquisizione, i militari hanno eseguito nei suoi confronti anche un sequestro di vari beni, tra cui un televisore al plasma da oltre 50 pollici.
«NON SONO UNO SPACCIATORE»
Ha reso delle dichiarazioni al giudice anche un altro degli indagati, il 22enne Joshua De Marchi di Mira, difeso dall'avvocato Stefania Pattarello. «Ho venduto ai miei coetanei e a qualcuno di più piccolo, sì, ma erano prevalentemente compagni di scuola - ha spiegato al gip -, ma non sono uno spacciatore. Ogni tanto compravo io per distribuirla, ogni tanto la comprava qualcun altro».
Il suo compito, quindi, sarebbe stato più simile a quello di accollarsi la spesa per tutti. Il ragazzo avrebbe anche respinto l'accusa di aver venduto la marijuana davanti alle scuole medie Leonardo Da Vinci di Mirano. Secondo la sua ricostruzione, infatti, il giovane insieme agli amici avrebbe passato le giornate davanti al campetto di via Wolf Ferrari, proprio di fronte alle scuole. La vicinanza all'istituto, quindi, per il 22enne sarebbe assolutamente casuale. Sentiti dal gip anche altri due degli indagati che però hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere: Nicolò Cecchinato, 21 anni, di Venezia, e il 22enne di origini albanesi Arient Helmi, di Mira.
Davide Tamiello
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Ultimo aggiornamento: 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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