Immigrazione, cresce in Italia il numero delle colf straniere

Domenica 18 Novembre 2018
Immigrazione, cresce in Italia il numero delle colf straniere
Colf, badante, addetto alla ristorazione. Queste le prime tre professioni con la maggior percentuale di occupazione straniera, secondo il Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa. Dal 2008 al 2017, la quota di immigrati regolarmente occupati è aumentata del 43%, passando da 1,7 milioni a quasi 2,5 milioni. Il 77% delle badanti e il 69% delle colf sono di origine straniera. «Gli stranieri – afferma Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale DOMINA, Associazione Nazionale Famiglie datori di lavoro domestico - si improvvisano come collaboratori domestici e assistenti familiari, nonostante, dal nostro Osservatorio si evince che molti hanno concluso con successo percorsi di studio di livello avanzato nel proprio Paese in settori completamente diversi: alcuni sono ingegneri, altri insegnanti, altri ancora sono medici. Eppure, il 34% è impiegato regolarmente in lavori non qualificati. Il dato è parziale poiché non tiene conto dei lavoratori in nero, circa 1 milione solo nel settore domestico e degli stranieri irregolari. Per questo motivo DOMINA è impegnata in attività di sensibilizzazione sull’importanza della regolarizzazione, al fine di valorizzare il lavoro domestico e tutelare le famiglie». 
Domina, in collaborazione con la Fondazione Leone Moressa, sta portando avanti il progetto di ricerca "Il valore del lavoro domestico", che analizza i dati Inps 2017 relativi a Colf e Badanti regolari. Secondo tali dati, i lavoratori domestici in Italia sono 864.526, in calo dell’1% rispetto all’anno precedente e in diminuzione del 14,7% dal 2012. Il 54,4% è rappresentato da colf, il 45,5% da badanti. Le proporzioni sembrano però destinate a mutare: si registra un aumento dell’8% dal 2012 nelle badanti, un calo del 27,6% nelle colf. Il tasso di irregolarità degli occupati nel lavoro domestico è del 58,3%, decisamente superiore alla media di tutte le attività economiche, dove è del 13,5%. 
Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 16:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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