L'accusa di una 17enne: «Mi ha fatta bere in discoteca e poi stuprata»

Venerdì 16 Novembre 2018 di Denis Barea
L'accusa di una 17enne: «Mi ha fatta bere in discoteca e poi stuprata»
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CORNUDA - Fatta bere fino a perdere la consapevolezza di quello che stava succedendo. E poi violentata. È la storia riferita da una ragazza 17enne di Cornuda che ha denunciato un conoscente 19enne, anche lui del posto, accusandolo di essersi approfittato di lei dopo averla fatta ubriacare durante una festa in discoteca. «Mi ha stordita con tutti quei drink e poi mi ha stuprata» è l'accusa della giovane. Un racconto che la 17enne ha ripetuto anche nel corso dell'incidente probatorio davanti al giudice delle indagini preliminari Gianluigi Zulian. «Avevamo bevuto entrambi ma lei sapeva cosa stava facendo» è la difesa del presunto violentatore. I fatti sarebbe accaduti a fine dello scorso settembre, al termine di una festa in un locale pubblico. I due giovani facevano parte dello stesso  gruppo. L'alcol scorre letteralmente a fiumi tanto che la ragazza ammette di avere ricordi non nitidissimi. Rammenta però di quel giovane che a notte fonda la porta fuori dal locale, la conduce in un luogo appartato e con cui consuma un rapporto sessuale che però lei non avrebbe voluto avere. Il giorno dopo la 17enne fa mente locale su quei flash della memoria che l'hanno tormentata da quando è rincasata. Parla con alcuni amici della serata, cerca conferme a quello che riesce a ricordare. Le dicono che in effetti ad un certo punto della nottata era andata decisamente su di giri per aver alzato troppo il gomito e che poi sarebbe uscita dal locale con quel 19enne. Tutto le diventa più chiaro. E allora decide di recarsi al pronto soccorso per sottoporsi ad accertamenti. I testi medici confermeranno che poche ore prima aveva avuto un rapporto sessuale completo. Scioccata decide di confidarsi con i familiari e scatta la denuncia.
IL CONFRONTO«Lui sapeva cosa stava facendo, mi ha offerto un bicchiere dopo l'altro. Voleva ubriacarmi» è l'accusa della giovane. Il 19enne invece sostiene che il rapporto sarebbe stato tra consenzienti. Lui racconta della serata, del clima festaiolo e di quei drink trangugiati in compagnia. Complice l'alcol i due ragazzi avrebbero flirtato un po' poi avrebbero deciso di lasciare la festa insieme, entrambi ubriachi. «Aveva bevuto lei, avevo bevuto io» spiega l'indagato. Che però respinge con fermezza l'accusa di essere uno stupratore. Ora sarà l'indagine della Procura a stabilire se si tratti di fatti penalmente rilevanti o meno. Con una particolare attenzione alle condizioni della ragazza di presunta inferiorità fisica e psichica per la sbornia, che il 19enne potrebbe averle indotto per poi abusare di lei. 
Ultimo aggiornamento: 13:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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