Muore sul ghiaccio mentre si allena
Malore fatale per un "Senators"

Giovedì 15 Novembre 2018 di Gianfranco Giuseppini
Maurizio Gagliardi sulla pista di ghiaccio
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AURONZO - Sport auronzano ancora in lutto: dopo il recente decesso dell’hockeysta Giuseppe Zandegiacomo Mazzon. L’altra sera, mentre stava allenandosi allo stadio del ghiaccio con i compagni dei “senators” del Tre Cime Auronzo, Maurizio Gagliardi, 58 anni, è stato stroncato da un improvviso malore. Immediati i soccorsi dei compagni e dei sanitari del punto di primo intervento dell’ospedale di Auronzo. Purtroppo tutto è stato inutile anche se nell’impianto sportivo è presente un defibrillatore. Con ogni probabilità a stroncare la vita di Maurizio è stato un collasso cardio-circolatorio. Evento questo che viene ritenuto non causato da stress psico-fisico in quanto, come sostenuto dai giocatori, in considerazione dell’età non proprio giovanile, l’attività svolta è per puro divertimento. Insomma non più di una passeggiata. 
CHI ERA
Come fulmine a ciel sereno la funerea notizia si è subito diffusa in paese e nei social fra lo sbigottimento generale. Per Maurizio Gagliardi, dopo la famiglia con la moglie Anna Chiara e i figli Caterina, Francesca e Lorenzo, il lavoro e lo sport erano tutto. Apprezzato giocatore di hockey aveva seguito, lui il più giovane, le orme dei fratelli Renato e Antonio, quest’ultimo poi trasferitosi fra le fila del Como. Maurizio una decina di anni fa si era occupato come apprezzato allenatore delle formazioni giovanili a cui ha trasmesso, come ricordano molti suoi allievi, passione, lealtà, lavoro di squadra, senso dell’amicizia. Ultimamente collaborava con altrettanta dedizione alla conduzione dell’agriturismo “Ai Lares” lungo la strada del passo di sant’Antonio che da Auronzo porta a Danta e a Padola. Attività impegnativa che comunque non gli impediva di proseguire nel suo sport preferito, l’hockey, tanto da militare fra i galli veterani dell’hockey della Val d’Ansiei.
LA TESTIMONIANZA
Non senza commozione Lorenzo Pais Marden, portiere della formazione veterana dell’Us Tre Cime Auronzo, rievoca il tragico accaduto: «Stavamo per concludere la solita partitella d’allenamento. Maurizio, dopo alcuni dribbling era per concludere in porta, quando improvvisamente cadeva stranamente all’indietro accasciandosi sul ghiaccio. Subito abbiamo capito che qualcosa di grave gli era accaduto e immediatamente gli sono state praticate le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo dei sanitari giunti neanche 5 minuti dopo la chiamata. A loro va il nostro più vivo ringraziamento. Purtroppo tutto è stato vano». Prosegue Lorenzo: «Maurizio principalmente era un amico e l’amicizia s’è vista tutta nel tentativo di squadra di farlo rimanere con noi. Lo ricordiamo sempre ottimista, propositivo, un’ottima persona anche negli spogliatoi. Tutti gli volevano bene. Per noi oltre che per la famiglia, a cui siamo vicini, è una grave perdita». L’ultimo saluto oggi alle 14,30 nella chiesa di San Lucano a Villapiccola.
 
Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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