Banda di Palazzo Ducale, furti da Honolulu a Las Vegas

Sabato 10 Novembre 2018 di Davide Tamiello
Due degli arrestati
8

VENEZIA Una struttura monolitica nella gestione dei ruoli, un leader carismatico, un rispetto rigoroso dei tempi. Sono i 3 ingredienti che hanno permesso alla banda di riuscire in un'impresa storica: il gruppo serbo-croato, sospettato di aver messo a segno il colpo del secolo a Palazzo Ducale, affonda le proprie radici nelle Pink Panthers, la celebre associazione criminale nata Balcani autrice di furti e rapine da cinema in ogni angolo del mondo. L'uomo della Pantera rosa, in realtà, è uno solo: Vinko Tomi, 60enne originario della Bosnia Erzegovina ma residente da anni in Croazia. Secondo l'Interpol, sfruttando numerosi alias, nel corso degli anni avrebbe messo lo zampino in altri colpi da prima pagina: Londra, Las Vegas, Hong Kong, Honolulu, Monaco fino al colpo in Svizzera, nel 2011, con cui alla fiera di Basilea era riuscito a far sparire 8 milioni di franchi (11 milioni di euro). Tomi, a Venezia, sarebbe stato il factotum attorno cui sarebbe girata tutta la giostra: ideatore, capo della banda ed esecutore materiale del colpo. In pratica, il resto della ciurma doveva essere il supporto alle sue mani d'oro, le uniche in grado di aprire la teca numero 154 della sala dello Scrutinio.
 

 


GLI ALTRI
Stando al capo d'imputazione (tre le accuse, i due tentati furti precedenti del 30 dicembre e del 2 gennaio, e quello riuscito appunto del 3 dicembre) gli uomini di Tomi si sarebbero divisi i compiti in tutti e tre i tentativi: mentre il 60enne lavorava la teca, Zvonko Grgic, 43 anni, e Vladimir urkin, 48 anni, si assicuravano di coprire i suoi movimenti, erigendo un vero e proprio muro umano tra lui e il resto dei visitatori della mostra. Una strategia che non aveva funzionato il 2 gennaio, quando una donna aveva notato comunque il 65enne bosniaco mentre cercava di scassinare la teca. Il secondo livello di sicurezza era composto da Dragan Mladenovic che, all'esterno della Sala dello Scrutinio, si assicurava che nessuno si avvicinasse troppo.
LA FUGA
Il percorso era stato studiato, attraverso calli e campielli, per poter raggiungere piazzale Roma mescolati alla folla. Anche per questo motivo la squadra mobile, grazie alle telecamere della città, è riuscita a ricostruire passo passo la lunga camminata dei quattro fino, appunto al capolinea degli autobus. Qui, ad attenderli, c'era elimir Grbavec (48 anni), l'autista. L'uomo, stando alla ricostruzione della procura, era partito al mattino da Noventa di Piave con una Volkswagen Passat grigia, qui aveva fatto salire in fretta e furia i complici per poi tornare immediatamente in Croazia.
VITE PARALLELE
Tomi è un massimo esperto del settore, gli altri forse meno. Come siano entrati nel giro, è ancora oggetto di indagine e lo spiegheranno i prossimi passaggi investigativi. Certo è che le loro vite parlano di un passato (e un presente, almeno fino a pochi giorni fa) da insospettabili. Grgic, istriano di Pola, è un ex militare con alle spalle diverse missioni all'estero per l'esercito. Poi, terminato il periodo sotto le armi, aveva sfruttato le proprie capacità e la propria esperienza per farsi assumere nel personale di sicurezza delle navi da crociera. La passione per le armi, però, non gli era mai passata, a giudicare da tutta una serie di foto in posa con un Kalashnikov. Le altre parlano di un uomo amante dei viaggi, per piacere o per lavoro, sempre in compagnia di amici o colleghi e appassionato di sport e in particolare della nazionale croata di calcio. Poi c'è Grbavec, di Zagabria, che invece conduceva una vita decisamente più tranquilla. Libero professionista, lavorava come elettricista in città. Amante dei parchi e della vita all'aperto, anche lui rientra un po' nella categoria degli insospettabili.
Piccola curiosità: su Facebook Grgic, proprio il 3 gennaio, aveva cambiato la propria immagine di copertina, postando la foto di un tramonto sul mare. Chissà, forse un modo come un altro per dire: «È fatta, stiamo tornando a casa».
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci