Foligno, è morto Enrico Angelini il partigiano che a 90 anni cancellò la svastica dal Comando della V Brigata Garibaldi

Giovedì 8 Novembre 2018 di Giovanni Camirri
Enrico Angelini nel 2015 mentre a 90 anni cancella la svastica da Cascina Raticosa
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E’ morto nel pomeriggio di giovedì nella sua casa, a Foligno, il partigiano Enrico Angelini, 93 anni. Era nato il 17 marzo del 1925 e faceva parte della Brigata Garibaldi che aveva combattuto i nazifascisti sulle montagne folignati. Tra il 2 e il 3 febbraio del 1944 era scampato miracolosamente al rastrellamento nazista che portò alla cattura sulle montagne tra Foligno e Trevi, di 24 giovani partigiani, molti dei quali trovarono la morte nel campo di concentramento di Mauthausen. Il 3 marzo del 2015 aveva personalmente ripulito una targa commemorativa alla cascina Radicosa, tra Trevi e Foligno, che era stata imbrattata con una svastica.
“Esprimo il profondo cordoglio dell’amministrazione comunale e mio personale a tutta la famiglia – ha detto il sindaco di Foligno, Nando Mismetti – per la scomparsa di Enrico, un partigiano che aveva combattuto il nazifascismo. Ricordo ancora il 16 aprile di tre anni fa quando con lui e altri partigiani, provenienti da tutta Italia, abbiamo partecipato alla cerimonia organizzata nell’aula della Camera dei Deputati, con il Parlamento in seduta comune, per ricordare il 70° anniversario della Liberazione. All’iniziativa era intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva salutato e ringraziato i reduci della Resistenza. Enrico è stato un esempio di sacrificio e di lotta per gli ideali di libertà e democrazia e di rispetto assoluto per la nostra Costituzione”.
 
Ultimo aggiornamento: 18:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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