Elisabetta, coraggiosa e profonda, uccisa dal male a 14 anni

Giovedì 8 Novembre 2018 di Cesare Arcolini
Elisabetta Bazo
4
ALBIGNASEGO - «Essere diversi non è un difetto, è una virtù». Questa frase struggente l'ha scritta su un suo disegno Elisabetta Bazo quando ormai la malattia la stava tormentando e le toglieva il fiato e le forze. E' la frase che fotografa il temperamento e la grinta di un'adolescente mancata l'altro ieri, troppo presto strappata alla vita terrena. Ha lottato per tre anni contro un'angiosarcoma che alla fine non le ha dato scampo. 



Aveva compiuto 14 anni lo scorso 28 luglio. Viveva con mamma Sabrina, papà Fabio e un fratello più grande, Enrico in via Roncon ad Albignasego. Elisabetta aveva terminato a giugno le scuole medie. Nonostante la malattia non le desse tregua ha voluto a tutti i costi iscriversi all'istituto Ruzza di Padova, ma è riuscita a frequentare le lezioni solo per pochi giorni. «Avevamo una figlia meravigliosa - ha commentato ieri papà  Fabio con la voce strozzata dal pianto - Elisabetta era un esempio di rara eleganza. Nonostante la sua tenera età ragionava come fosse già grande. Era determinata e soprattutto aggrappata con tutte le sue forze alla vita. In certi frangenti era proprio lei a trasmettere serenità a noi». Amante dello sport, con la sua squadra di ginnastica artistica Olas di Albignasego si è classificata al terzo posto al campionato nazionale. «Nostra figlia - ha aggiunto - nonostante la malattia è riuscita a fare tante cose. Oltre a finire la scuola media con buoni voti, ha ricevuto la cresima. Spesso andava a cavallo e si è impegnata per addestrare il nostro cucciolo di cane». E ancora: «Disegnava molto bene, ha vinto parecchi concorsi. Era una ragazzina molto femminile, aveva sempre le unghie colorate, l'unico colore che non le piaceva era il nero. In ospedale a Padova affrontava le discussioni più delicate con i medici come fosse già adulta. La sua voglia di vivere è diventata contagiosa tra le corsie, era stimata e apprezzata da tutti. Era praticamente impossibile non vederla con il sorriso sulle labbra». 
LE ESEQUIEIl funerale sarà celebrato sabato alle 11 a San Lorenzo. E' probabile che la parrocchia faticherà ad accogliere le centinaia di persone che hanno avuto la fortuna di conoscere in questi anni la piccola Elisabetta. 
Distrutta la mamma della quattordicenne, Sabrina Galiazzo, che ha ripercorso questo ultimo drammatico triennio: «In tutta questa vicenda - ha detto - ho messo tanto amore. Anche nei momenti più difficili, l'ho trattata come stesse giocando con me. Con mia figlia si è creato un legame che andrà anche oltre la morte. Aveva una prospettiva di vita di tre settimane, ha vissuto tre anni. Elisabetta ha vissuto la malattia con dignità. Non posso che ringraziare tutti coloro che in questo percorso sono stati vicini a lei e alla mia famiglia. Ho incontrato gente meravigliosa che anche con piccoli gesti ci ha fatto sentire meno soli in un percorso così difficile». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci