Da sotto lo spesso strato di intonaco della casa spunta un tesoro...

Mercoledì 7 Novembre 2018 di Chiara Voltarel
Da sotto lo spesso strato di intonaco della casa spunta un tesoro...
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TREVISO - È stata recentemente scoperta in via Collalto, un'altra antica facciata affrescata con raffinati fregi e colori brillanti. Gli interventi di restauro sono ancora in corso per poter recuperare al meglio le pitture che potranno essere presto ammirate, per il momento i fitti ponteggi ingabbiano il prospetto, accendendo la curiosità dei passanti. Era nascosta sotto uno spesso strato di intonaco cementizio steso negli anni trenta del Novecento, come si faceva in quel periodo: le finestre che probabilmente in origine erano eleganti monofore vennero rimaneggiate facendole diventare rettangolari, i quattro archi al piano terra si pensò bene di tamponarli, infine di rivestire tutta la superfice da un paramento chiaro movimentato al piano terra con delle lesene leggermente sporgenti. L'anonima facciata, senza particolare valore estetico, era in pessime condizioni tanto da rendere necessario un intervento. La  compagnia CO.F.IM ha affidato il cantiere alla ditta Bonazza e il progetto agli architetti Mario Marchetti, Fabio Zampiero e Giuseppe Cangialosi dello studio MZC. Mai ci si sarebbe aspettati una tale sorpresa all'inizio dei lavori: scrostata la superfice esterna, piano piano sono emerse le prime tracce di colore. La parte meglio conservata è come sempre nel sottotetto, dove si sviluppa un raffinatissimo fregio fogliaceo in giallo chiaro su un fondo rosso scuro, delimitato in basso da una cornice decorata ad ovoli, fusaiole e perlinature. Da questa finta architettura, scendendo, la decorazione si fa particolarmente fantasiosa ed elaborata, con gialle teste leonine che sputano foglie e fasce fitomorfe che delimitano rombi rossi contenenti altri elementi fogliacei con al centro un ovale rosso. Via, via che ci si avvicina a terra le tracce di affresco diventano sempre meno evidenti fino a scemare del tutto nella parte più bassa. 
EREDITÀSi tratta sicuramente di una testimonianza importante per la città che sta cercando di rimpossessarsi di questo suo carattere identitario che la distingue e di cui in passato ne è sempre andata fiera: le facciate affrescate, l'amore per il bello e per il colore. Solo qualche anno fa c'era stato un caso simile in un palazzo in via San Michele: in occasione del restauro, una palazzina all'apparenza assolutamente insignificante ha potuto svelare la sua vera identità, che oggi può vantare grazie alla lodevole sensibilità dei proprietari. Gli affreschi, di buona qualità, risalgono alla fine del Quattrocento o primissimi anni del Cinquecento, e si inseriscono pienamente in quel gusto antiquario diffusosi a Treviso in quel periodo, quando la pittura, ma anche la scultura, riprendevano dalla classicità il ricchissimo campionario iconografico e la vasta e intensa gamma cromatica, per distribuirli poi nei muri dei palazzi e delle case, tanto da far sembrare la città costantemente in festa. 
NUOVO TASSELLOCosì alle 614 facciate affrescate catalogate nel libro Treviso Urbs Picta di Fondazione Benetton, si aggiunge un nuovo prezioso tassello a raccontare la storia di questa singolare città dipinta, e andandosi ad inserire tra i 97 casi di decorazioni di carattere antiquario. Ma la contrada Collalto, detta nell'Ottocento del Tintor, doveva essere alla fine del Quattrocento luogo di residenze lussuose: affacciata su Corso del Popolo, dove ora c'è la piccola piazzetta, sorgeva l'antico palazzo dei Collalto con all'interno affreschi medievali; dal lato opposto di via Collalto, al civico 2, si erge un palazzo con il portico sui due lati che presenta ancora tracce della decorazione pittorica. Arriviamo poi a Casa Manolesso-Ferro che oggi ospita il ristorante Alfredo, semidistrutta durante il bombardamento del 1944. Quasi di fronte si innalza l'edificio in questione, di tre piani, all'epoca anch'esso interamente dipinto e decorato anche all'interno riprendendo le decorazioni esterne.
Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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