Petardi piazzati all'interno dei velobox: saltano in aria nella notte

Sabato 3 Novembre 2018
Petardi piazzati all'interno dei velobox: saltano in aria nella notte
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PORTO VIRO - Due velobox in pieno centro sono stati fatti saltare inserendo al loro interno dei petardi nella notte di Ognissanti. La cittadina si è ritrovata così nuovamente, come già era accaduto negli anni scorsi in prossimità di Halloween, a fare i conti con la stupidità di chi, forse per rompere la noia, si diletta a passare il tempo creando danni economici al bene pubblico. Non è infatti la prima volta che la ricorrenza porta guai e disagi ai residenti che devono fare i conti con la sporcizia, con lo scoppio di petardi che disturbano umani e animali d'affezione e non. Diversi i cani e gatti scappati dai giardini delle abitazioni impauriti dai botti. Prese di mira anche le auto fino al caso dei due velobox posizionati rispettivamente in via Savoia e in via IV Novembre. Ciò che lascia ancor più perplessi, considerata la tarda ora in cui entrambe le esplosioni sono avvenute, attorno alle 2, è il fatto che gli autori dei  vandalismi possano non essere giovanissimi ma bensì più maturi che non hanno tuttavia la consapevolezza del danno compiuto e del rischio che avrebbero potuto arrecare ai mezzi parcheggiati o, peggio, in transito al momento dell'esplosione.

RESIDENTI SVEGLIATI DAL BOTTO Impauriti per il forte scoppio che li ha svegliati nel cuore della notte, i residenti non hanno potuto fare altro che segnalare l'accaduto alle forze dell'ordine.
La speranza è che qualcuno, di passaggio o magari da una finestra, possa aver visto anche solo un elemento che possa in qualche modo essere d'aiuto nell'individuare gli autori dell'insensato gesto. Non è la prima volta che il dissuasore di velocità in via Luigi Savoia, strada situata a pochi passi da piazza Marconi, finisce nel mirino di vandali. Anche due anni fa, all'incirca nello stesso periodo e sempre col favore del buio, la struttura è stata fatta saltare da ignoti per mezzo di potenti petardi. Il danno, ora come allora, è di oltre mille euro pari al valore ciascun velox distrutto. Soldi che vengono sborsati dalla collettività per la sicurezza sulle strade. È bene inoltre ricordare che i due dispositivi presi di mira non sono autovelox ma ausili con un effetto deterrente per far sì che le macchine rallentino approssimandosi al luogo dove sono collocati. Possono essere attivi e contenere i velox mobili solo con la presenza segnalata di una pattuglia di polizia locale. Elisa Cacciatori
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