JESOLO - Circa 130mila metri cubi di sabbia divorati dalla furia del mare per almeno un milione e 500mila euro di danni. È il conto, salatissimo, della mareggiata che tra domenica e lunedì ha devastato la spiaggia di Jesolo. L'alta marea e le potenti raffiche di scirocco hanno lasciato un segno profondo su tutto l'arenile jesolano, ancora una volta flagellato dalla furia del mare. Pesante il bilancio, tanto che lunedì notte le onde hanno superato la passeggiata del lungomare, arrivando fino agli accessi e in alcuni casi nelle vie limitrofe. L'erosione è stata segnalata ovunque, anche nella zona centrale.
Come sempre il punto più colpito è quello della pineta, tra la foce del Piave e la spiaggia antistante al Villaggio Marzotto. Un tratto letteralmente spazzato via, con le dune alzate davanti alla torre Merville completamente inghiottite dal mare. A rimanere visibili solo i segni della devastazione e delle mattonelle della passeggiata sollevate e spostate di alcuni metri. Visibili anche i sacchi in juta posizionati sotto la sabbia e ora portati in superficie. Ma anche decine di tonnellate di rifiuti spiaggiati, tronchi e rami, gettati in mare dal Piave che hanno formato un immenso tappeto che ha ricoperto l'intera spiaggia. Come se non bastasse, altrettanti ne sono previsti nelle prossime ore. Per tutto il giorno poi non è mancato il solito passaggio di decine di curiosi sulla spiaggia, perfino turisti provenienti da Treviso e Padova. Uguale lo scenario a Cortellazzo, alla foce del Piave, dove non si sono registrate emergenze, anche se dal Comando della Polizia locale è stato deciso di chiudere il transito in via Massaua proprio per il continuo passaggio di curiosi che rischiavano di bloccare il traffico ai soccorsi in caso di necessità.
LA RABBIA DI FEDERCONSORZI
«La spiaggia della pineta non c'è più commenta il sindaco Valerio Zoggia dopo i primi sopralluoghi .