Aveva solo 16 anni, appena compiuti, e un corpo esile, da ragazzina, con i capelli colorati e chissà quale dolore dentro. Viveva con la famiglia a Cisterna, città a un pugno di chilometri da Latina. Desirée Mariottini, la ragazza trovata morta a Roma nello stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo, solo un anno fa postava sui social filmati in cui cammina in perifieria con una amica più piccola giocando a fare la grande. Ma in pochi mesi è cambiato tutto, a cominciare dall'aspetto. Il taglio di capelli, intanto. Le ciocche viola. Il piercing sul labbro. Ma altri erano i problemi. Era precipitata nel gorgo della droga.
Desirée, un testimone: stava male, aveva attorno otto persone
«Desy era un angelo, aveva un modo tutto suo per esprimere la sua solarità. Schiva nel rapporto diretto con gli altri ma bella, bellissima». La racconta così Armando Mariottini, fratello di Ottavio, il sindacalista nonno della ragazza. Sono una famiglia molto conosciuta a Cisterna, benvoluta e rispettata. Desirée ha una mamma giovanissima e una sorellina di 5 anni, con le quali viveva. Non con il padre. I genitori sono separati da alcuni anni e questo è stato causa di sofferenze per la ragazzina. Ma nessuno riesce a spiegarsi in famiglia il perché del cambiamento repentino. Finita la scuola media si iscrive all'Istituto Agrario, ma non frequenta e poi lascia addirittura. Quest'anno doveva ripartire dal liceo Artistico, ma ad ottobre non si era ancora iscritta.
“La vita ti è stata troppo crudele – scrive la sua amica Chiara su Facebook – avevi solo bisogno di affetto...