Roma, incidente in metro: un anno e mezzo fa il nuovo appalto per la manutenzione affidato per 11,5 milioni di euro

Mercoledì 24 Ottobre 2018 di Riccardo Tagliapietra
Un anno e mezzo fa il nuovo appalto per la manutenzione affidato per 12 milioni di euro
La data da tenere a mente è il 19 aprile 2017. Un anno e mezzo fa, subito dopo l'elezione del nuovo sindaco Virgina Raggi, nominata nel giugno 2016. La manutenzione delle scale mobili della metro romana passa di mano. Ad aggiudicarsi (per tre anni) il servizio con un massimo ribasso di circa il 50 per cento è il gruppo Rti Del Vecchio srl di Napoli (mandataria) e Givan Group Srl di Fiumicino (mandante).

La cifra offerta dai vincitori è di 11 milioni e mezzo di euro su un quadro economico complessivo a base di gara di 22 milioni e 900mila. A presentare le offerte, oltre all'aggiducataria, sono la Schindler Spa, la Marocco elevators, il Consorzio Integra, la Del Bo, la Thyssenkrupp e la Kone, che fino ad allora aveva gestito manutenzione e sicurezza. Ma perdono tutti, perfino la Schindler che aveva mancato di poco l'obiettivo. I nuovi aggiudicatari  - nel documento che ora potrà essere utile alla procura della Repubblica - devono garantire oltre alla manutenzione ordinaria e il pronto intervento anche i collaudi.

Ma c'è un altro documento firmato stavolta da Atac che arriva quasi contemporaneamente al nuovo appalto, a maggio 2017. Interventi “urgenti e indifferibili” per l’adeguamento “normativo e funzionale” delle linee A e B della metropolitana di Roma. Il capitolo più preoccupante del nuovo piano industriale e di ristrutturazione, messo a punto da Paquale Cialdini, presidente della municipalizzata capitolina, è la cosiddetta «cura dell'esistente». È urgente, scrive. Il primo step va concluso entro il 2018, al massimo nel 2019. I costi? Un miliardo e 60 milionidi euro, tra cui compare anche la messa in sicurezza delle scale mobili, uno dei tallone d'Achille della metro.

Se tutto non sarà adeguato ai parametri dettati dalla legge l’Ustif – organo del Ministero Trasporti e Infrastrutture – in teoria, potrebbe anche chiedere al Prefetto la chiusura delle metropolitane. Ma proprio in questi giorni l'Ustif avrebbe dato il via libera ad alcuni impianti, tra cui ci sarebbe anche quello che ieri ha ceduto.
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