«Non voglio stare vicino ad una negra». L'ennesimo episodio di razzismo si è consumato ieri sul Frecciarossa Milano- Trieste ai danni di una ragazza di 23 anni, Shanti, di origine indiana. A denunciarlo la madre in un post su Facebook. «Ieri pomeriggio accompagnato mia figlia in stazione centrale a Milano e ha preso il Frecciarossa in direzione Trieste. Poco dopo mi manda questo messaggio: Mi sono seduta al mio posto e la signora vicino a me mi fa: ma lei è in questo posto? E le faccio sì signora ..e lei posso vedere il biglietto..gliel'ho fatto vedere e mi fa ah beh io non voglio stare vicino a una negra e si è spostata... Assurdo», così inizia il post di Paola Crestani, presidente del Ciai, una Onlus che si occupa di aiuti all'infanzia e di adozioni.
«L'ho subito chiamata e mi ha raccontato che un ragazzo che aveva assistito alla scena ha preso le sue difese dicendo alla signora di vergognarsi - scrive ancora la madre della ragazza - Dubito che lei lo abbia fatto ma se ne è andata. Come dovrebbero fare tutti i razzisti: ANDARSENE! Perché, che ne siano consapevoli o no, il mondo di oggi e del futuro è questo: un insieme di persone di tutti i colori, di diverse lingue, di culture differenti. Non solo nelle strade, negli autobus, nei treni o negli aerei ma anche nel business, nella finanza, nella moda, nelle università, nello sport. Quindi, razzisti, che vi piaccia o no, avete già perso!».
L'episodio arriva dopo quello che ha coinvolto un ragazzo senegalese che su un bus diretto a Trento si è sentito dire, dalla persona che era seduta accanto a lui, che si doveva alzare proprio a causa del colore della sua pelle.
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