I paladini del cambiamento si adeguano alle manfrine e sull'autonomia ignorano il voto dei cittadini

Domenica 21 Ottobre 2018
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Caro Direttore
ci sono due cose che mi permetto di chiederLe per avere lumi: 1) seguo con interesse i dibatti che si susseguono in televisione, dove vengono discussi gli eventi politici del momento, purtroppo devo constatare che al caos viene creata ulteriore confusione con interventi sovrapposti quando sarebbe opportuno che quando uno parla gli altri stiano zitti. Di conseguenza sembra che qualcuno faccia apposta perché non si capisca niente. Il conduttore del programma e la regia non potrebbero isolare il microfono che disturba? 2) Sembra che sia in atto il boicottaggio contro il decreto per l'autonomia, decreto che ha quale fondamento gli esiti referendari del Veneto e della Lombardia, oltre che per la Provincia di Belluno. Cosa serve blaterare che si lavora per il bene dei Cittadini quando si boicottano le loro scelte? Forse è in atto la corrente di pensiero di predicare bene e razzolare mare?


Celeste Balcon

Caro lettore,
andiamo per ordine. Molti dibattiti televisivi servono solo a fare spettacolo ed ascolti. Se scorre il sangue, se gli ospiti si azzuffano e si prendono a male parole tanto meglio. Alcuni polemisti vengono invitati in tv proprio per questo. Perché dunque isolare i microfoni? Anzi meglio alzare il volume così l'effetto-rissa è ancora più efficace. Quanto al predicar bene e razzolare male, è una pratica che in politica ha avuto sempre molti adepti. Ciò che sta accadendo sull'autonomia quindi non deve sorprendere. Nulla di nuovo sotto il sole: i paladini del cambiamento si sono presto adeguati alle manfrine della più classica schermaglia politica. M5S vuol mettere in difficoltà la Lega e ha quindi deciso di ostacolare il cammino del decreto del ministro Stefani per l'autonomia, uno dei cavalli di battaglia del Carroccio. Una classica azione di boicottaggio politico. Lei obietta: ma milioni di cittadini hanno votato per l'autonomia e anche i 5stelle veneti erano favorevoli. Tutto vero. Ma, si sa, il fine giustifica i mezzi. E il rispetto dei cittadini e del loro voto è spesso una variabile dipendente. Dagli interessi di bottega.
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