I sospetti si erano concentrati quasi subito su di lui e alla fine Andrea De Filippis è crollato. Il personal trainer indagato per la morte di Maria Tanina Momilia, la donna di 39 anni trovata lunedì mattina in un canale di bonifica a Isola Sacra, si è costituito alla stazione dei carabinieri di Fiumicino. Accompagnato dal suo avvocato, l'ex poliziotto di 56 anni ha confessato: «Ho ucciso io Tanina». Indossando una felpa scura e con la mano a coprire parzialmente il volto, molto tirato, è arrivato nella caserma nel primo pomeriggio. Accanto a lui il suo avvocato Cristian Milita che, prima di entrare, ha detto ai cronisti: «Ha rivissuto la scena di cui nemmeno, al momento, si era reso conto. Come se non fosse lui in quel momento. Intanto, la cosa importante è che verità sia fatta e che lui si prenda tutte le responsabilità».
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De Filippis è stato portato poi al Gruppo dei carabinieri di Ostia dov'è stato interrogato a lungo.
«Sono riusciti a prenderlo. Eppure era sempre gentile e disponibile - ha detto nel pomeriggio Daniele Scarpati il marito della 39enne - Sono state dette tante cose, tante falsità e bugie - ha aggiunto - mia moglie domenica mi ha svegliato, abbiamo fatto colazione insieme e poi mi detto che l'allenamento non l'aveva soddisfatta, che lui non era come sempre, non era lui». Poi il suo pensiero va a Tanina: «Amore mio ora puoi riposare in pace. Ti amo. Mia moglie mi ha lasciato un'eredità ed io devo portarla avanti: io l'ho amata, la amo e l'amerò per sempre».