Spari al kebab, arrestato albanese: la notte un Far West in centro

Mercoledì 10 Ottobre 2018
Ervis Rakiki e il kebab di via Cavazzana
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PADOVA - Dopo poche ore di serrate e complesse indagini, i carabinieri di Padova hanno arrestato Ervis Rakipi, 38enne, albanese, residente a Padova, nei confronti del quale sono emersi pesanti elementi che lo individuano come l’autore materiale degli spari che hanno colpito la vetrata del ristorante etnico, “Friend’s Fast Food” di via Cavazzana, poco dopo lo scoccare della mezzanotte di ieri, 9 ottobre. Ma dal racconto dell'arrestato emerge una notte di Far West in pieno centro, con lui che scende dall'auto impugnando la pistola, spara ad altezza d'uomo, insegue le persone dentro il locale pubblico, sempre sparando.

L’uomo è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, rinvenuti nella sua abitazione durante la perquisizione.

Subito dopo l’accaduto, i carabinieri si sono tempestivamente attivati per acquisire tutte le immagini dei circuiti di videosorveglianza comunale e privati che avrebbero potuto essere utili per identificare gli autori dei colpi di arma da fuoco, uno dei quali sparato ad altezza d’uomo, contro la vetrata del ristorante etnico.

Le immagini consentivano di stabilire che i tre responsabili dell’episodio erano giunti a bordo di due autovetture, nello specifico, due Fiat 500L, intestate a due società che svolgono l’attività di autonoleggio senza conducente. I carabinieri, giunti in via Bembo,  notavano una delle due autovetture lasciata in sosta lungo quella strada, mentre, a bordo della seconda autovettura, sono stati visti arrivare un uomo e una donna che, una volta scesi dal veicolo, sono stati bloccati. Identificati per l’arrestato e la sua compagna, pure lei albanese, i militari hanno proceduto ad una prima perquisizione personale e ad una successiva dell’abitazione di residenza, rinvenendo 10 involucri contenenti sostanza stupefacente, all'apparenza cocaina per un peso complessivo di 110 grammi, e  altri 3 involucri contenenti 11 grammi di marijuana, 9 telefoni cellulari, un manganello telescopico e la somma in contanti di 21.920 Euro, ritenuta provento di attività di spaccio.

L'albanese, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ha sostanzialmente ammesso la propria responsabilità in relazione al violento episodio commesso nelle ore notturne, motivandolo come un gesto d’ira dovuto, ha detto, a una precedente aggressione subita da parte di tre tunisini che lo avevano colpito al capo con una bottiglia e con dei pugni. Secondo il suo racconto,  l’uomo sarebbe salito a bordo della vettura a lui in uso per mettersi alla ricerca dei suoi asseriti aggressori e vendicarsi del torto subito. Li avrebbe individuati davanti al kebab di via Cavazzana, sarebbe sceso dall'auto impugnando una pistola di cui era in possesso e avrebbe sparato un colpo in aria. Notato che due dei tre stranieri erano fuggiti lungo la via, mentre uno si era introdotto nel ristorante etnico, dopo avere sparato nella direzione di quest’ultimo, era entrato per trovarlo, ma dopo essersi reso conto che lo stesso era fuggito da un cortile interno, era risalito sul mezzo per tornare a casa.

Per quanto sopra emerso, Ervis Rakipi è stato rinchiuso alla Casa Circondariale di Padova, con a carico anche l’imputazione di tentato omicidio, a disposizione del Pubblico Ministero informato dei fatti.

Gli investigatori, invece, continuano le indagini per stabilire l’identità delle altre persone che hanno concorso nel reato e per rintracciare l’arma da fuoco utilizzata.

Ultimo aggiornamento: 15:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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