Nevegal salvo, ma solo per la prossima stagione: «Poi chiudiamo tutto»

Mercoledì 10 Ottobre 2018 di Alessia Trentin
Nevegal salvo, ma solo per la prossima stagione: «Poi chiudiamo tutto»
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Belluno La stagione in Nevegal è salva. Ma il capitolo non è chiuso. È un lieto fine solo a metà quello del Colle: l'Alpe assicurerà l'attività per la stagione invernale e quella estiva, ma poi il cda saluterà tutti, farà un passo indietro e non verserà più un euro. Adieu, è stato bello ma arrivederci. È la conclusione di un mese di patimenti, riflessioni, incontri, raccolte fondi e previsioni catastrofiche. Per ora si può tirare un sospiro di sollievo, grazie anche all'impegno della Regione le piste apriranno e probabilmente il Comune investirà per potenziare la stagione calda, poi si vedrà. La decisione assunta lunedì sera dall'assemblea dei soci dell'Alpe è solo un punto di partenza: ora inizia la caccia a nuovi investitori.  «Questo cda ha deciso di gestire ancora per una stagione, poi basta annuncia il presidente Maurizio Curti -. Ci impegneremo già a partire dai prossimi giorni a creare una cabina di regia per invogliare chi voglia candidarsi all'ingresso nella compagine societaria. Una delle vie possibili potrebbe essere l'aumento di capitale, vedremo, i tecnicismi percorribili sono tanti». Di certo l'Alpe non chiuderà. La società  simbolo del Colle, che oggi conta al suo interno 22 imprenditori, resterà in vita. Non è ancora chiaro se ci saranno uscite, quel che è certo è che sono attesi nuovi arrivi. «Non credo ci siano ancora chance per andare avanti così - aggiunge l'ad Piero Casagrande -, ma abbiamo dodici mesi di tempo per trovare una soluzione definitiva, altrimenti la società non sarà più in grado di garantire le aperture stagionali». La direzione a cui guardare, ad ogni modo, è chiara. L'aveva indicata anche l'assessore al turismo Federico Caner dopo l'incontro tra i soci e il Comune della scorsa settimana. Si punta a nord, nella speranza di attirare l'attenzione di qualcuno. «La società resta in vita ma c'è la necessità di trovare nuove forze per dare slancio alla località aggiunge Curti -, pensiamo per esempio a soggetti che già gestiscono impianti come i nostri in provincia di Belluno». 
I FONDII 100 mila euro, in qualche modo, sono stati trovati. Tra i 50 mila euro assicurati dal Comune, tra i 14.300 raccolti dalla Pro Loco Pieve Castionese, i 12 mila messi sul piatto dagli operatori e quelli attesi dalla Regione, il traguardo è stato raggiunto. Per fortuna, perché i soci non hanno più intenzione di aprire il portafoglio. «Abbiamo deciso di mettere uno stop ai continui finanziamenti a cui eravamo costretti per tenere in piedi il Nevegal spiega Curti -, la nostra volontà è quella di dare continuità all'Alpe ma sia chiaro che questa è l'ultima stagione di gestione, per noi. Poi non si venga a dire che non l'avevamo detto». Gli investimenti messi nero su bianco nel Piano presentato alla maggioranza di Palazzo Rosso circa un mese fa, non è detto si faranno. «L'attuale compagine non intende più investire chiarisce una volta di più Casagrande -, nel documento sono state riportate le necessità per far capire quali dovrebbero essere gli sviluppi futuri. La società è sana, ora dobbiamo risolvere il problema del pareggio di bilancio e, appunto, degli investimenti». 
L'ATTIVITÁLa previsione è quella di aprire gli impianti il 7 8 dicembre. Al più, se proprio il meteo non sarà favorevole, il fine settimana successivo. «Partiamo in ritardo spiega l'ad -, ma grazie alle nostre ottime maestranze saremo in grado di garantire l'apertura in tempi brevi. Quest'anno potremmo utilizzare ancora lo skilift delle Erte, per il quale abbiamo ottenuto la proroga».
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