«Circolazione libera alle auto con catalizzatore»: dal '93 ce l'hanno tutte

Martedì 9 Ottobre 2018 di Francesco Campi
«Circolazione libera alle auto con catalizzatore»: dal '93 ce l'hanno tutte
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ROVIGO Stop alle auto? Solo sulla carta. Anzi, è proprio la carta a rendere vano ogni annuncio del blocco alla circolazione dei mezzi inquinanti disposto dal Comune di Rovigo che tanto sta facendo discutere in questi giorni. Perché il divieto, in sostanza, non esiste. O, quanto meno, per quanto è stato messo nero su bianco, a dover restare in garage sono solo le macchine che abbiano più di 25 anni. Per tutte le altre il divieto, così come è stato previsto, risulta nei fatti inapplicabile.

IL PROVVEDIMENTO Nell'ordinanza firmata il 28 settembre dal sindaco Massimo Bergamin, con la quale si dispongono i provvedimenti urgenti per il contenimento dell'inquinamento atmosferico, per quanto riguarda le limitazioni alla circolazione, valide dal primo di ottobre fino al 17 dicembre e dal 4 gennaio fino al 31 marzo, dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, dalle 8.30 alle 18.30, si dispone il divieto alle auto alimentate a gasolio ed immatricolate prima del 1 gennaio 2006, ovvero le Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, mentre per quelle a benzina lo stop riguarda le auto immatricolate prima del 1° gennaio 1997, quindi Euro 0 e Euro 1. Ma, prima dell'elencazione delle varie categorie di veicoli che si devono fermare, c'è una frase che balza agli occhi: «Salvo specifica documentazione rilasciata dalla Motorizzazione civile attestante l'installazione della marmitta catalitica».

CATALIZZATE SALVE Per chi non abbia particolare confidenza di motori, questo porta alla domanda: «E la mia, avrà la marmitta catalitica?». La risposta è semplice: tutte le auto immatricolate in Italia dal primo gennaio del 1993 hanno obbligatoriamente installata la marmitta catalitica di serie. In parole povere, nell'ordinanza si dice quindi che sono escluse dal divieto tutte le auto immatricolate dal 1993 in poi.


A domanda esplicita, alla Motorizzazione allargano le braccia non nascondendo un certo imbarazzo e, pur non potendo rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale in merito trattandosi di un'articolazione ministeriale con protocolli ben definiti per quanto riguarda la comunicazione, confermano che «sì, tutte le auto immatricolate dal gennaio 1993 hanno di serie la marmitta catalitica e, per come è scritta la norma, risulterebbero escluse dal divieto».
CERTIFICAZIONE Ma il paradosso non finisce qua, perché se da un lato la richiesta prevista dall'ordinanza di una documentazione attestante l'installazione della marmitta catalitica è una novità alquanto inconsueta, non essendo nemmeno previsto dal Codice della strada che servano documentazioni da esibire oltre alla carta di circolazione, procurarsela costerebbe circa 15 euro fra bolli, diritti di segreteria e costi di accesso agli atti. Inutile, in ogni caso, domandarsi se l'auto sia Euro 1 o Euro 2: solo i cosiddetti Euro 0 non hanno la marmitta catalitica. Una cosa spiegata molto chiaramente, per esempio, sul sito web del Comune di Legnago nell'apposito approfondimento realizzato quando sono state varate le limitazioni alla circolazione previste dal Nuovo Accordo Bacino Padano e dalle disposizioni regionali conseguenti. In nessuno degli atti di riferimento si fa menzione delle marmitte catalitiche: un'invenzione tutta rodigina. LA MOTORIZZAZIONE Fortunatamente, spiegano ancora dagli uffici della Motorizzazione, se le telefonate per chiedere chiarimenti da parte dei cittadini sono state numerosissime, c'è stata una sola richiesta formalizzata di produrre l'attestato così come richiesto dall'ordinanza del Comune di Rovigo. RESPONSO ONLINE Dagli uffici di via del Lavoro si sottolinea, come riferimento utile per i cittadini, il sito ilportaledellautomobilista.it, realizzato dal Ministero dei Trasporti, attraverso il quale, nella sezione servii online, inserendo la propria targa, si ottiene la classe della propria auto, ovvero in quale degli Euro- rientri. Per come è scritta l'ordinanza, quindi, se il numero che compare è maggiore di zero, il divieto diventa inapplicabile.
Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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