«Niente lavoro perché nera», Judith incontra Brugnaro: «Non cerco vendetta»

Lunedì 8 Ottobre 2018 di Michele Fullin
Judith Romanello con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
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VENEZIA - Resta ancora un mistero l’identità del fantomatico esercente veneziano accusato con un video su Facebook da una ragazza di Spinea di averle rifiutato il posto da cameriera a causa del colore della sua pelle. E - fatto ancora più grave - con la spiegazione che “ai miei clienti potrebbe far schifo che tu tocchi i loro piatti”.

LA DENUNCIA «Io, rifiutata come cameriera in un ristorante perché nera»

Ieri, la ventenne Judith Romanello ha raccontato la stessa vicenda al sindaco Luigi Brugnaro, seduta accanto a lui sul parterre del palasport Taliercio per assistere alla prima di campionato della Reyer. Era stato lo stesso Brugnaro a contattarla invitandola per un incontro e per scusarsi a nome della città anche se a causa del comportamento di una mela marcia. Ieri pomeriggio è arrivata al Taliercio accompagnata da un amico veneziano.
 




La ragazza, di origini caraibiche, parla come una veneta Doc e al sindaco ha spiegato di essere esasperata dal comportamento di certa gente, che quanto è accaduto non è successo per la prima volta e che cerca solo di lavorare e non vuole nessuna rivalsa e nessuna vendetta. Ha spiegato al sindaco anche che frequenta la scuola serale e che per questo preferirebbe lavorare durante il giorno e nei fine settimana. Ha già diverse esperienze come cameriera sia a Venezia che a Mestre e ha assicurato il sindaco di avere le spalle larghe, che non si scoraggerà e che continuerà a cercare.
 

IL FATTO
Nel post su Facebook, che risale a giovedì, la ragazza racconta la sua disavventura, precisando di non conoscere il ristorante perché l’incontro era avvenuto vicino alla stazione e poi l’uomo se n’era andato, lasciandola basita: «Ho letto un annuncio su Subito.it e ho contattato questo ristoratore per chiedergli se potevamo vederci. Lui ha acconsentito e ci siamo dati appuntamento. Quando sono arrivata mi ha guardata e mi ha detto “non voglio persone di colore perché ai miei clienti potrebbe far schifo che tu tocchi i loro piatti e non va tanto neanche a me”. Poi se n’è andato. Sono italiana, non e’ il primo episodio di razzismo che mi capita, ma voglio credere che non tutti gli italiani siano così».
La notizia pubblicata sul nostro sito Internet è stata molto dibattuta e tra i commentatori c’era chi metteva in dubbio la storia o la etichettasse come quantomeno “da verificare” date le circostanze di incontro con il ristoratore veneziano e il fatto che la ragazza affermasse di non conoscere il nome del suo interlocutore e neanche quello del pubblico esercizio. È anche vero che nel 90 per cento degli annunci di ricerca lavoro pubblicati sui siti di annunci come Subito.it il nome dell’azienda non c’è.
MIGLIAIA DI STRANIERI
L’Aepe (associazione esercenti di Venezia) conta diverse migliaia di dipendenti stranieri e/o di colore tra i locali della città e non registra precedenti del genere.
«Credo che sul territorio comunale ci siano tra 20 e 30mila dipendenti di origine straniera nei nostri locali - spiega Ernesto Pancin, direttore di Aepe - e sono assunti in tutti i ruoli, anche di grande responsabilità. Non c’è nessuna discriminazione e tutti sono inquadrati regolarmente e hanno ampia garanzia del loro ruolo e della loro remunerazione. La città di Venezia - aggiunge - è quella che integra maggiormente in Italia personale straniero e naturalizzato, non riesco a capire la polemica. Vorrei conoscere meglio questo caso: che ci sia della gente che si comporta male può essere, ma se è così che vengano fuori i nomi e prenderemo tutti dei provvedimenti. Non è il caso però di generalizzare, vista la perfetta integrazione di una città come Venezia».
LE ACCUSE
Piena solidarietà a Judith arriva dalla capogruppo Pd in Consiglio comunale, Monica Sambo: «È inaccettabile che una ragazza sia discriminata a causa del colore della pelle. Judith non farti scoraggiare dai razzisti. A Venezia la stragrande maggioranza dei suoi abitanti e dei suoi imprenditori sono diversi da quel razzista».
Michele Fullin
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Ultimo aggiornamento: 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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